Sciopero e presidio Borromini/Vetrerie Riunite

 
 

Oggi, a Verona e provincia, si sono svolti lo sciopero unitario di 8 ore e i 5 presidi territoriali indetti dalle RSU e dalle organizzazioni sindacali Fim, Fiom e Uilm provinciali, a sostegno della riapertura delle trattative per il rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro (CCNL) Federmeccanica Assistal.

Quella odierna è una delle molteplici mobilitazioni messe in atto dalle segreterie nazionali di Fim, Fiom e Uilm in seguito alla rottura del tavolo di contrattazione con Federmeccanica/Assistal, causata dalla mancanza di disponibilità da parte delle associazioni datoriali di discutere il rinnovo del contratto a partire dalla piattaforma presentata a maggio, che aveva ottenuto l’approvazione della maggioranza dei lavoratori e delle lavoratrici del settore metalmeccanico industriale.

Ottimi i dati di adesione raccolti in tutta la provincia: Breviglieri, Borromini, Riello Sistemi, Isopan 100%, Borromini 100%, Isopan 100%, Manni 98%, Alfa Laval e Prima Industrie 90%, Zanardi, Franke e Sime 80%, Giacomini, Sidel, Acciaierie Venete 70%.Alla Aermec, alla Fia.mm e alla Bonferraro ci sono stati scioperi di 2 ore al giorno per tutta la settimana con alte punte di adesione.

Inoltre, in concomitanza dello sciopero, si sono tenuti al mattino 5 presidi di zona, decisi durante gli attivi dei delegati e delle delegate della provincia, davanti ai cancelli della Manni Sipre di Mozzecane, delle Acciaierie Venete di Dolcè, della Borromini di Colognola ai Colli, della Xaylog (exRiello Sistemi) di Minerbe e della Breviglieri di Nogara. Al presidio di Minerbe ha preso parte il sindaco Andrea Girardi, mentre alla Borromini ha portato la sua solidarietà il presidente della provincia Flavio Pasini.

“La partecipazione allo sciopero è stata molto alta, raggiungendo picchi del 100% in diverse aziende e sono moltissimi i lavoratori che sono confluiti nei presidi territoriali organizzati oggi. Questo dimostra la forte determinazione dei lavoratori nel chiedere il rispetto dei loro diritti e la riapertura delle trattative per il rinnovo del CCNL, scaduto ormai da 8 mesi. Il rinnovo del CCNL, il recupero del potere d’acquisto, la sicurezza di un giusto salario sono temi molto sentiti da lavoratori e lavoratrici nel nostro territorio, soprattutto visti gli scenari di crisi e chiusure che ci stanno impegnando ogni giorno.” Riferisce Martino Braccioforte, segretario generale della Fiom di Verona e conclude: “Per noi la trattativa deve riprendere a partire dalla piattaforma votata dai lavoratori e dalle lavoratrici. La mobilitazione non si fermerà fino a quando non verrà raggiunto un accordo per un CCNL che rispecchi le esigenze e i diritti dei metalmeccanici.”