Ci pensa Fabrizio Biasin, giornalista di Libero, a tratteggiare l’incubo di Schwazer. “Lo hanno preso per il culo” – scrive senza mezzi termini.
Atleta ex dopato dopo i giochi di Londra, veniva da una squalifica di 45 mesi.
Poi il tentativo di catarsi, contro tutto e tutti, fino allo scorso 8 maggio, quando Alex vince a Roma i Mondiali a squadre e ottiene il pass per Rio.
Tutto a posto? Neanche per sogno. La sua presenza è scomoda ed ingombrante. Così, fatalità, ecco saltar fuori una provetta di un controllo a sorpresa del 1 gennaio che da negativa si trasforma in positiva, facendo vacillare il sogno dell’atleta altoatesino.
Per il naufragio bisognava solo attendere fino ad oggi, con gli 8 anni inferti dal Tas.
Per come sono andate le cose, nella selva di molteplici controlli, tutti negativi, una vera presa per il culo.