“Sboarina piega i bisogni della città alle ambizioni politiche ed elettorali dei suoi assessori”

 
 

“Non è servito nemmeno un evento tragico sul lato umano e pesante su quello politico e amministrativo, come la scomparsa dell’assessore Stefano Bertacco, che riuniva in se tre deleghe importanti: personale, istruzione e sociale, per dare una scossa al rimpasto di giunta annunciato senza esito da ormai due anni”.

Taglienti le considerazioni del gruppo consiliare del Partito Democratico su una Giunta la cui efficienza pare essere arrivata agli sgoccioli.

“Questa, dunque, la situazione attuale: Francesca Briani (Cultura) ed Edi Maria Neri (Patrimonio, Trasparenza) sono date per spacciate, politicamente parlando: la prima da tempo ripudiata da Verona Domani, la seconda ha trovato iscrivendosi alla Lega un salvagente temporaneo che comunque non le consentirà di mantenere la poltrona.

Ilaria Segala (Urbanistica) è in bilico in quanto entrata nel mirino delle fazioni ribelli della maggioranza che reclamano la spartizione delle sue deleghe. Marco Padovani (Strade e Giardini) si è messo in corsa per conquistare il seggio di Bertacco al Senato. Ci dirà che riuscirà a fare bene tutto: il candidato, il senatore e l’assessore, ma noi non crediamo ai doppi o tripli incarichi.

C’è poi la schiera di assessori in corsa per un seggio regionale con ampie possibilità di riuscita e che pertanto saranno assorbiti dalla campagna elettorale di fatto già partita: Daniele Polato (Sicurezza e Aziende Partecipate), Luca Zanotto (Mobilità e Lavori Pubblici), Francesca Toffali (Tributi) e Filippo Rando (Sport).

Chi sarà interessato a quel che accadrà in giunta nei prossimi tre mesi? Solo Nicolò Zavarise, che da tempo lavora contro il Sindaco per soffiargli il posto alle prossime elezioni comunali. La situazione, insomma, è grave ma non viene seriamente affrontata dal Sindaco, che oltre a non prendere posizione a difesa della continuità amministrativa rispetto alle lotte di fazione che paralizzano ogni atto amministrativo (vedi scelta del partner industriale per Agsm) e alle molteplici candidature dei suoi assessori, lascia scoperte da un mese tre deleghe strategiche come personale, istruzione e sociale.

Proprio ora che occorre pianificare il rientro dallo smart working dei dipendenti e preparare scuole e attività sociali per la ripresa di settembre. Tanto poi scaricherà ogni eventuale responsabilità sul governo di turno.

Sboarina piega i bisogni della città alle ambizioni politiche ed elettorali dei suoi assessori. Questo accade per il semplice fatto che non ha più alcun potere sulla sua giunta dove ognuno fa, evidentemente, i propri comodi”.

 
 

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