“Sboarina chieda scusa per la patrimoniale occulta e ritiri il provvedimento”

 
 

La nuova Zona 30 introdotta in città non ha alcun senso. Non diminuirà la circolazione dei veicoli, semmai la rallenterà, non diminuirà l’inquinamento, anzi lo aumenterà, non agevolerà l’uso di bici e monopattini, perché i cittadini non si inventano ciclisti o monopattinisti con un’ordinanza dall’oggi al domani. Danneggerà le attività economiche della città e favorirà ancora di più i centri commerciali esterni”.

Allo strike di proteste contro l’ordinanza dei 30 km/h si aggiunge PrimaVerona mediante il suo Presidente Michele Croce che dopo aver contestato l’operato di Federico Sboarina sulla militarizzazione della città, lo riprende ancora per la modifica della viabilità nei quartieri di Veronetta, San Zeno, Cittadella e Borgo Trento.

“Essendo un limite praticamente impossibile da rispettare in molte zone, non resta che pensare che sia stata attuata per fare cassa sulla pelle dei cittadini (molte sanzioni sono già state irrogate), proprio come il limite dei 70 sul rettilineo in tangenziale con l’autovelox annesso.

Saremmo allora in presenza di una patrimoniale occulta sulla pelle dei veronesi”.

“Invitiamo – conclude Croce – il Sindaco a revocare immediatamente questo provvedimento, non senza aver chiesto scusa ai veronesi già provati in questo difficile periodo storico.”

 
 

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