San Bonifacio: due marocchini seminano il panico

 
 

Doveva essere un tranquillo pomeriggio di fine anno, ma quello della giornata di ieri, per alcuni cittadini di San Bonifacio, si è trasformata in un autentico pomeriggio di paura. Erano circa le 13.00 quando i militari dell’Aliquota Radiomobile sono intervenuti in un’abitazione disabitata del centro, all’interno della quale la figlia del proprietario, al momento all’estero, ha occasionalmente sorpreso il diciannovenne M.H., cittadino marocchino residente nel siracusano, di fatto senza fissa dimora, nullafacente, pregiudicato.

Lo straniero, che vi si era introdotto forzando con un coltello gli infissi della finestra, probabilmente a conoscenza del fatto che lo stabile fosse in disuso ed avendo l’intenzione di stabilirvi la propria dimora, ha reagito con violenza all’invito di andarsene, iniziando a percuotere la donna ed i familiari coi quali era in compagnia. Solo l’immediato intervento dei militari ha scongiurato il peggio: alla loro vista M.H. ha tentato di fuggire attraverso la finestra, spintonando e scalciando gli operanti, ingaggiando una breve collutazione prima di essere immobilizzato ed arrestato con l’accusa di resistenza a P.U.. Fortunatamente, in tale occasione, nessuno ha riportato lesioni.

Dagli esiti ben più gravi l’episodio rocambolesco di violenza gratuita accaduto all’interno del negozio di telefonia “Vodafone” del Centro Commerciale di Via Sorte: erano circa le 19.00 quando il trentaduenne E.H.C., cittadino marocchino regolare, dimorante a Monteforte d’Alpone, versando in palese stato di alterazione psicofisica da ubriachezza, si è presentato nel negozio pretendendo che gli venisse fornito un telefono nuovo stipulando un contratto senza fornire il documento d’identità. Al diniego della commessa, lo straniero ha dato in escandescenze, si è denudato inveendo in lingua araba contro tutti i dipendenti ed i clienti presenti, letteralmente costretti a fuggire per evitare l’aggressione fisica. Provvidenziale, anche in questo caso, l’intervento dei militari delle pattuglie dell’Aliquota Radiomobile e della Stazione di Soave, che hanno dovuto fronteggiare e contenere, con molta fatica, la furia incontrollata dell’energumeno che proprio non voleva saperne di calmarsi. Anziché desistere dal suo folle comportamento, E.H.C. ha spintonato gli operanti, dando luogo ad una violenta collutazione per evitare di essere ammanettato, sferrando loro calci e pugni prima di essere finalmente immobilizzato. Durante tali fasi, due militari sono rimasti feriti e sono ricorsi alle cure mediche del Pronto Soccorso del locale nosocomio per i traumi contusivi riportati.

I due arrestati sono stati ristretti nelle camere di sicurezza della Compagnia CC di San Bonifacio, ove hanno trascorso la notte, comparendo nella mattinata di ieri dinnanzi al Giudice del Tribunale di Verona che, dopo aver convalidato l’operato dei Carabinieri, ha condannato i due rei rispettivamente a 2 mesi e 20 giorni di reclusione ed a 4 mesi di reclusione, per entrambi pena sospesa.

 
 

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