San Bonifacio: due arresti per traffico di oppio

 
 

I Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di San Bonifacio, al termine di un’attività d’indagine per il contrasto al traffico di sostanze stupefacenti destinato al mercato dei consumatori dell’est veronese, hanno arrestato due cittadini indiani, uno dei quali da giorni sotto controllo, un 38enne residente a Montecchia di Crosara, con precedenti specifici, operaio in una ditta ortofrutticola all’ingrosso della provincia di Brescia che rifornisce vari alimentari etnici del nord-est. Attraverso il proprio impiego, l’uomo aveva avviato una attività parallela, trafficando papavero da oppio: si recava in Austria a bordo dell’autocarro aziendale, caricava il mezzo di vari generi alimentari – tra cui peperoncini e spezie, che inibiscono l’olfatto delle unità cinofile – aggiungendo l’acquisto di Papaver somniferum (papavero da oppio), pianta dalla cui incisione delle capsule immature, raccogliendone il lattice che trasuda, si ottiene l’oppio. Nello specifico, i trafficanti utilizzano la paglia dei bulbi di papavero che contiene il principio attivo della morfina (ascritto alla tabella n. 1 sugli stupefacenti del Ministero della Salute); la sostanza viene normalmente consumata masticando il prodotto, per infusione in acqua, oppure tritata e fumata.

I viaggi dell’indiano avvenivano sempre durante le ore notturne, percorrendo, ove possibile, strade secondarie, come accaduto in questo caso, in cui, nella tarda serata di domenica, l’uomo ed un suo connazionale – un 41enne bracciante agricolo incensurato – sono partiti alla volta dell’Austria, hanno caricato e sono rientrati in Italia, attraverso il valico di Tarvisio. Dopo averli costantemente pedinati, i Carabinieri hanno fermato e generalizzato i due; dalla successiva perquisizione del camion sono saltate fuori, ben occultate tra gli alimenti, 410 confezioni in cellophane, 43 kg di papavero da oppio, oltre alla documentazione attestante la presenza in Austria e la somma di circa 5000 euro. I due indiani sono quindi stati arrestati in flagranza e accompagnati al carcere di Verona Montorio, dove rimangono in custodia cautelare.

 

 
 

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