Rossi e Bisinella bocciano il bilancio di previsione e il Dup

 
 

A margine dell’approvazione del Dup e del Bilancio di previsione 2023 – 2025 in contraltare alle considerazioni dei consiglieri di maggioranza, ecco le considerazioni di Paolo Rossi e Patrizia Bisinella, rispettivamente capogruppo di Verona Domani e Fare!

“Fanno sorridere i toni trionfalistici dei consiglieri di maggioranza – l’incipit di Rossi. Il tanto sbandierato cambio di passo è pura retorica. La realtà è che Verona oggi vive una situazione di degrado ed insicurezza mai visto prima. Voglio ricordare che a differenza degli anni caratterizzati dal covid oggi sono fruibili delle risorse che potevano essere destinate alla sicurezza e ai quartieri oggi invece trascurati. Improvvisazione e incapacità sono evidenti sulla gestione della viabilità e i rapporti con il commercio.
Amministrare solo con slogan, a cui non credono più nemmeno i loro elettori, è un disastro per tutta la città. Ed è passato solo un anno”.

“Abbiamo votato contro al primo bilancio dell’era Tommasi senza alcun pregiudizio politico, ma con la presa d’atto dell’assenza di scelte e di coraggio – sottolinea invece Bisinella -. Ci saremmo aspettati che il primo bilancio di un Sindaco che è stato eletto promettendo il cambiamento diventasse strumento chiaro per indicare il rinnovamento rispetto a politiche del passato, invece si tratta di una proposta di ordinaria amministrazione, senza alcun intervento che non sia banalmente ereditato dalle amministrazioni precedenti. Nessuna scelta sulla viabilità – per esempio non ci sono riferimenti al traforo delle torricelle – nessuna scelta sulla sicurezza, nessun intervento chiaro sull’Arsenale, niente sul fronte del rilancio dei quartieri, nulla a vantaggio dei cittadini nonostante il forte periodo di recessione che famiglie e imprese stanno vivendo. Avremmo voluto un abbassamento dei tributi locali per imprese e attività produttive. Ci si è invece limitati a non aumentare le tasse, ma di tutte le politiche economiche e sociali sbandierate in campagna elettorale non c’è traccia.”

 
 

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