Rivolte e fughe di migranti nel Triveneto

 
 

LETTERE ALLA REDAZIONE

La situazione nel Triveneto sta letteralmente sfuggendo di mano per quanto riguarda la finta “accoglienza”, di cui non si vuol vedere il reale danno che comporta. 

Al contrario, si cerca in tutti i modi di distruggere la vita sociale ed economica di un’intera regione. Da una parte, un DPCM voluto dal ministro Speranza, del partito fantasma Leu, in cui il virus al calar delle tenebre prende vigore ed infetta a destra e manca. Dall’altra parte vediamo la più totale inefficienza di un governo, ma soprattutto di un ministro (Lamorgese) che, come ex prefetto e soggetto attuatore nell’individuare e collocare “migranti”, ha portato il tasso di sbarchi e delinquenza correlata a livelli allarmanti. 

“Intanto, nei centri d’accoglienza, lo spaccio, le rivolte, le fughe sono all’ordine del giorno, ma non è un problema. La crisi socioeconomica e le chiusure di determinate attività sono solo qualcosa di passeggero”.

Abbiate Speranza, dalle 18 alle 6 il coronavirus è in agguato.

Daniele Beschin coordinatore regionale Veneto Rete

Giacomo Rampin portavoce del nord-est per la Rete

Gian Maria Vedovi 

Segretario provinciale Verona per la Rete

 
 

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