Report a Urso: “nessuna strumentalizzazione, solo rigorosa cronaca dei fatti”

 
 

A seguito delle accuse mosse dal ministro Urso (e Polato) nei confronti di Report e dell’assessore al bilancio del comune di Verona Michele Bertucco per aver arrecato grave discredito alle istituzioni, pregiudicando il lavoro svolto al servizio delle imprese del territorio, Report specifica in una nota di “non aver operato alcuna strumentalizzazione ma una rigorosa cronaca di fatti documentati”

Nei fatti la trasmissione condotta da Sigfrido Ranucci ci tiene a puntualizzare cinque punti:

  1. Il ministro Urso ha lanciato l’idea di un progetto per un interporto Italia-Ucraina a fine gennaio.
  2. L’assessore al Bilancio del comune di Verona Michele Bertucco ha riferito a Report, durante un’intervista rilasciata a marzo, che non era ancora chiaro il progetto del ministro Urso perché in quella data, nessuno aveva presentato ufficialmente il progetto.
  3. Della stessa idea era il consigliere comunale di Fdi, nonché consigliere del Consorzio Zai, Massimo Mariotti che ai nostri microfoni ha confermato di non saper nulla di più di quel che aveva letto sui giornali dopo la presentazione di Urso a gennaio
  4. Conferme della mancata presentazione di un progetto concreto sono arrivate anche dal Presidente del Porto di Trieste Zeno D’Agostino Agostino sempre a Marzo e confermate telefonicamente a metà aprile.
  5. Unica vera novità l’incontro online del 26 aprile citato da fonti ministeriali che nulla toglie alle dichiarazioni raccolte durante la nostra inchiesta perché nessun progetto è stato presentato ufficialmente.

Report, per chiarire l’avanzamento del progetto, girava poi la domanda direttamente al Consorzio Zai, “che con noi non ha mai voluto parlare, ma soprattutto l’abbiamo rivolta al ministro Urso pochi giorni prima la messa in onda della puntata”.

Le domande inerenti il progetto inviate al ministro il 23 maggio 2023:

1. A che punto è l’iniziativa del corridoio strategico tra Verona, Venezia, Trieste e Horonda nell’ambito del progetto per la futura ricostruzione dell’Ucraina?

2. Quanto costerà il progetto alle casse pubbliche e quali sono le aziende private coinvolte?

“Per quanto riguarda le domande inerenti all’iniziativa del corridoio strategico tra Verona, Trieste e la città ucraina di Horonda, nell’ambito del programma per la futura ricostruzione del Paese – rispondeva il Ministro, testo peraltro già pubblicato sul portale di Report -, si precisa che il progetto nasce su sollecitazione delle Autorità ucraine per favorire il transito delle loro merci verso l’Europa e verso i mercati mondiali, a seguito del blocco russo dei porti ucraini sul Mar Nero. Per poter rispondere alla richiesta ucraina si è costituito un Consorzio di imprese, su base privatistica, aperto non solo alle aziende italiane, ma anche a eventuali soggetti dei Paesi europei interessati agli sbocchi commerciali e logistici con l’Ucraina. Il progetto è ancora in una fase preliminare con l’elaborazione di uno studio di fattibilità per linee di collegamento ferroviarie e stradali verso il nord Europa e verso il nord-est italiano. Non sono previsti costi sulle casse dello Stato italiano”.

“Di fatto – conclude la nota di Report – il Ministro ha confermato le dichiarazioni rilasciate dai nostri interlocutori sostenendo che il progetto è ancora in una fase preliminare ed è in corso uno studio di fattibilità, non potendo dunque rispondere all’ultima domanda su quali aziende private fossero coinvolte”.

 
 

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