Regione Veneto: pubblicato il bando a sostegno interventi bonifica di siti inquinati

 
 

Con la DGRV n. 471 del 23 aprile 2019 (BUR 46 del 07/05/19) è stato pubblicato il bando per l’accesso al “fondo di rotazione”, per l’anno 2019, di cui all’art. 20, c.1, della L.R 1/2009 a sostegno di interventi di bonifica e messa in sicurezza di siti inquinati. 

I siti contaminati sono le aree nelle quali, in seguito ad attività umane svolte o in corso, è stata accertata un’alterazione puntuale delle caratteristiche naturali del suolo o della falda da parte di un qualsiasi agente inquinante.
Quest’indicatore fa riferimento al D.Lgs. 152/06, Titolo V, Parte IV, che identifica come “potenzialmente contaminati” i siti in cui anche uno solo dei valori di concentrazione delle sostanze inquinanti nel suolo o nel sottosuolo o nelle acque è superiore ai valori di concentrazione soglia di contaminazione e come “contaminati” i siti che presentano superamento delle CSR (Concentrazioni Soglia di Rischio) determinate mediante l’applicazione dell’analisi di rischio sito-specifica.

Tutti questi siti sono registrati in Veneto nell’Anagrafe dei Siti Potenzialmente Contaminati e sono visionabili attraverso la piattaforma Geomap gestita da ARPAV. Sono esclusi dall’anagrafe e dall’indicatore tutti i siti di ridotte dimensioni per i quali si applicano le procedure semplificate secondo quanto previsto dall’art. 249.
Sono definiti siti pubblici tutti i siti di proprietà pubblica o quelli in cui è l’amministrazione pubblica (Comune, Provincia o Regione) a realizzare gli interventi in sostituzione del privato, secondo quanto previsto dall’art. 250 del D.Lgs. 152/06; per questi siti la Regione Veneto prevede l’erogazione di appositi fondi.
Sono definiti siti conclusi tutti quelli in cui sia stata rilasciata la certificazione alla conclusione dell’iter procedurale ma anche quelli per i quali l’analisi di rischio ha evidenziato l’assenza di rischio e quindi la non contaminazione.

Al 31 maggio 2018 l’Anagrafe regionale dei Siti Contaminati del Veneto, che non comprende il sito di interesse nazionale di Porto Marghera, contiene 644 siti tra i quali 154 di proprietà pubblica o in cui è l’amministrazione pubblica (Comune, Provincia o Regione) a realizzare gli interventi.

Sui 644 siti censiti il numero maggiore è ascrivibile alla categoria dei siti industriali e commerciali (274 siti), oltre il 40% di tutti i siti presenti nell’anagrafe regionale, seguita dai punti vendita carburante o dai depositi carburante (142) e dalle discariche o dai siti attivi nella gestione dei rifiuti (120). Solamente 45 invece sono i siti contaminati dove l’origine della contaminazione è dovuta allo sversamento accidentale di idrocarburi da cisterne o automezzi. (Fonte: Anagrafe dei siti potenzialmente contaminati – ARPAV alla data di maggio 2018)

A livello provinciale è Padova la provincia con il maggior numero di siti (142), seguita da Treviso (130), Vicenza (127), Venezia (117) e Verona (70). La provincia con il minor numero di siti è Belluno (19). Per quanto riguarda i siti pubblici è sempre Padova a primeggiare con 46 siti mentre a Belluno sono presenti solo 6 siti che necessitano dell’intervento dell’ente pubblico. (Fonte: Anagrafe dei siti potenzialmente contaminati – ARPAV alla data di maggio 2018)

La provincia con la maggior superficie interessata da procedimenti di bonifica è Venezia con poco meno di 400 ha seguita da Verona con 382 ha e Padova (262 ha). Anche in termini di superficie Belluno si conferma la provincia con l’area minore (26 ha). (Fonte: Anagrafe dei siti potenzialmente contaminati – ARPAV alla data di maggio 2018)

L’articolo 20, c.1, della Legge regionale 12 gennaio 2009, n. 1, Finanziaria per l’esercizio 2009, prevede l’istituzione di un fondo di rotazione per gli interventi di bonifica e ripristino ambientale dei siti inquinati, destinato agli Enti locali, per il sostegno degli interventi di loro competenza, previsti dall’art. 242, della Parte IV, del D.Lgs. 03.04.2006, n. 152.

In attesa dell’aggiornamento del Piano di Bonifica delle aree inquinate, (art. 17, del D.Lgs. 22/1997), che individua, tra l’altro, i siti inquinati definiti di interesse regionale, la Giunta regionale è intervenuta per garantire una rapida azione di supporto ai Comuni veneti che si trovino ad affrontare (le troppe) impellenti criticità ambientali che richiedano interventi di bonifica e/o messa in sicurezza anche se di contenuta entità.

E’ stato definito nell’importo di euro 200.000,00, per intervento e/o Amministrazione richiedente, la soglia massima della somma richiedibile come indicato nel  bando (Allegato A) il quale definisce i potenziali beneficiari, le tipologie di intervento finanziabili e le spese ammissibili, le modalità e i termini per la presentazione delle domande, la documentazione da allegare nonché i criteri per la valutazione delle domande medesime e per la formulazione delle graduatorie.

Gli interventi finanziabili riguardano sia aree di proprietà dell’Ente ove l’Ente sia chiamato a provvedere agli adempimenti previsti dall’art. 242 del D.Lgs. n. 152/2006 e ss.mm.ii., sia aree private ove il Comune territorialmente competente intervenga in sostituzione e in danno del soggetto obbligato inadempiente, ai sensi, dell’art. 250 e dell’art. 192 del predetto decreto legislativo.

A valere su tale fondo di rotazione potranno essere concessi prestiti, in conto capitale a rimborso in quote annuali, costanti e senza oneri per gli Enti interessati, per una durata massima di anni quindici dell’importo fino al 100% della spesa ritenuta ammissibile, nel limite del massimale di euro 200.000,00.

I rapporti tra la Regione e l’Amministrazione comunale assegnataria del Fondo di rotazione sono regolati attraverso la stipula di un apposito schema di convenzione (Allegato B).

Alberto Speciale

 
 
Classe 1964. Ariete. Marito e padre. Lavoro come responsabile amministrativo e finanziario in una società privata di Verona. Sono persona curiosa ed amante della trasparenza. Caparbio e tenace. Lettore. Pensatore. Sognatore. Da poco anche narratore di fatti e costumi che accadono o che potrebbero accadere nella nostra città. Ex triatleta in attesa di un radioso ritorno allo sport.

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