Regione Veneto: contributi per adeguamento disciplina crediti edilizi da rinaturalizzazione

 
 

Con Deliberazione n. 301 del 16 marzo 2021 (BRR n. 46 del 6 aprile 2021) la Giunta regionale del Veneto definisce i criteri ed approva il Bando 2021 per l’assegnazione di contributi, della somma di euro 200mila, ai Comuni per l’adozione di varianti agli strumenti urbanistici di adeguamento alla disciplina per i crediti edilizi da rinaturalizzazione.


Con il provvedimento la Giunta, in attuazione dell’art. 7 della L.R. 39/2020, definisce i criteri per l’erogazione di un finanziamento ai Comuni ai fini della redazione delle varianti agli strumenti urbanistici di adeguamento alla disciplina per i crediti edilizi da rinaturalizzazione di cui all’art. 4, comma 2 della L.R. 14/2019.

La Legge regionale n. 14 del 4 aprile 2019, “Veneto 2050: politiche per la riqualificazione urbana e la rinaturalizzazione del territorio e modifiche alla legge regionale 23 aprile 2004, n. 11 ‘Norme per il governo del territorio e in materia di paesaggio'”, promuove misure volte al miglioramento della qualità della vita delle persone all’interno delle città e al riordino urbano. L’intervento regionale è attuato mediante la realizzazione di interventi mirati alla coesione sociale, alla tutela delle disabilità, alla qualità architettonica, alla sostenibilità ed efficienza ambientale con particolare attenzione all’economia circolare e alla bioedilizia, alla valorizzazione del paesaggio, alla rinaturalizzazione del territorio veneto e al preferibile utilizzo agricolo del suolo, alla implementazione delle centralità urbane, nonché alla sicurezza delle aree dichiarate di pericolosità idraulica o idrogeologica.

In particolare, promuove politiche per il contenimento del consumo di suolo nonché di rigenerazione e riqualificazione del patrimonio immobiliare, la densificazione degli ambiti di urbanizzazione consolidata, mediante la demolizione di manufatti incongrui e la riqualificazione edilizia ed ambientale, contemplando specifiche premialità e incrementi volumetrici connessi all’utilizzo di crediti edilizi da rinaturalizzazione.

La legge regionale n. 14 del 4 aprile 2019 introduce il nuovo strumento, denominato Crediti Edilizi da Rinaturalizzazione (di seguito CER), riconosciuto dalla strumentazione urbanistica comunale a seguito della completa demolizione dei manufatti incongrui e della rinaturalizzazione del suolo.

L’art. 4 della L.R. 14/2019, nell’istituire i CER, prevede che la Giunta regionale definisca una specifica disciplina che preveda la definizione dei criteri attuativi e le modalità operative da osservarsi per attribuire agli interventi demolitori, in relazione alla specificità del manufatto interessato, i CER, espressi in termini di volumetria o superficie, eventualmente differenziabili in relazione alle possibili destinazioni d’uso.

Con propria deliberazione n. 263 del 2 marzo 2020, la Giunta regionale ha pertanto approvato le “regole e misure applicative ed organizzative per la determinazione dei crediti edilizi e dei criteri attuativi e modalità operative per attribuire i Crediti Edilizi da Rinaturalizzazione”. Con tale DGR sono state definite inoltre le modalità operative che i Comuni devono applicare ai fini dell’approvazione della variante allo strumento urbanistico comunale finalizzata all’individuazione dei manufatti incongrui la cui demolizione e rinaturalizzazione genera il riconoscimento dei CER.

Al fine di favorire l’adeguamento degli strumenti urbanistici alla disciplina per i CER la Regione concede ai Comuni nell’anno 2021 un contributo per la redazione delle varianti di cui all’art. 4, comma 2, della L.R. 14/2019 per un importo complessivo di euro 200.000,00.

Possono chiedere l’ammissione al finanziamento tutti i Comuni del Veneto che intendono avviare nel corrente anno la procedura per l’approvazione della variante in oggetto. Due sono le categorie di Comuni identificate per l’assegnazione dei contributi:

  • Comuni con popolazione inferiore a 5.000 abitanti;
  • Comuni con popolazione pari o superiore a 5.000 abitanti.

Per la categoria relativa ai Comuni con popolazione inferiore a 5.000 abitanti l’importo stanziato è pari a euro 120.000,00, mentre per la categoria relativa ai Comuni con popolazione pari o superiore a 5.000 abitanti l’importo stanziato è di euro 80.000,00. L’importo massimo erogabile ad ogni Comune ammesso a finanziamento viene quantificato in euro 4.000,00.

Poco il tempo a disposizione degli Enti locali, infatti la domanda di ammissione al contributo (Allegato A1) deve essere presentata dai Comuni, a pena di irricevibilità, entro e non oltre il trentesimo giorno dalla pubblicazione della DGR 301/2021 (entro il 5 maggio 2021), secondo le modalità indicate nel bando.

Sulla base delle modalità, dei criteri e delle scadenze stabilite dal Bando (Allegato A0), i Comuni interessati al contributo dovranno inviare alla Direzione Pianificazione Territoriale la richiesta di finanziamento redatta secondo l’allegato modello Allegato A1.

I Comuni beneficiari del contributo dovranno inviare alla Regione, entro il 31 dicembre 2022, il provvedimento di approvazione della Variante allo strumento urbanistico finalizzato all’individuazione dei manufatti incongrui la cui demolizione dia luogo all’attribuzione dei CER.

Alberto Speciale

(Foto di copertina dal web: credit costruzioni martini)

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Allegati:

Dgr_301_21_AllegatoA0_443788.pdf
Dgr_301_21_AllegatoA1_443788.pdf
Dgr_301_21_AllegatoA2_443788.pdf
Dgr_301_21_AllegatoA3_443788.pdf

 
 
Classe 1964. Ariete. Marito e padre. Lavoro come responsabile amministrativo e finanziario in una società privata di Verona. Sono persona curiosa ed amante della trasparenza. Caparbio e tenace. Lettore. Pensatore. Sognatore. Da poco anche narratore di fatti e costumi che accadono o che potrebbero accadere nella nostra città. Ex triatleta in attesa di un radioso ritorno allo sport.

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