Regione Veneto: contributi a fondo perduto agli Enti locali per bonifica e ripristino ambientale dei siti inquinati

 
 

La Giunta regionale con la Deliberazione n. 494 del 21 aprile 2020 (BUR n. 58 del 30 aprile 2020) ha approvato il Bando che individua, per l’annualità 2020, le modalità di assegnazione delle risorse, di cui al fondo perduto previsto dall’art. 20, c. 2, della L.R. 12/01/2009, n. 1, a sostegno degli Enti locali per la copertura di opere di progettazione e di caratterizzazione delle attività di messa in sicurezza, bonifica e ripristino ambientale dei siti inquinati. 

L’articolo 20, c. 2, della Legge regionale 12 gennaio 2009, n. 1, stabilisce che, al fine di consentire la copertura finanziaria degli oneri sostenuti dagli enti locali per le opere di progettazione e di caratterizzazione delle attività di cui all’art. 242, del D.Lgs. n. 152/2006, la Giunta regionale è autorizzata a concedere contributi a fondo perduto. A tale scopo pertanto sono state allocate nel bilancio di previsione 2020, risorse per € 3.000.000,00 al capitolo “Contributi per la realizzazione di interventi di bonifica e ripristino ambientale di siti inquinati“.

Per la definizione delle modalità e dei criteri per l’erogazione dei contributi la Giunta ha provveduto alla stesura di un apposito bando (Allegato A) teso a definire i potenziali beneficiaricostituiti, ai sensi del combinato disposto degli artt. 244 e 250 del D. Lgs. n. 152/2006, dagli Enti locali territoriali della Regione del Veneto -, le tipologie di intervento finanziabili e le spese ammissibili, le modalità e i termini per la presentazione delle domande, la documentazione da allegare, i criteri per la valutazione delle domande medesime e per la formulazione delle graduatorie, nonché le percentuali massime di contribuzione sulla spesa ritenute ammissibili.

Gli interventi interessati al finanziamento, che dovranno essere realizzati entro il 2020, potranno riguardare sia aree di proprietà di Enti pubblici, ove gli stessi siano chiamati a provvedere agli adempimenti previsti dall’art. 242 del D.Lgs. n. 152/2006, sia aree di altra proprietà ove la Pubblica Amministrazione territorialmente competente intervenga ai sensi dell’art. 244 o in sostituzione e in danno del soggetto obbligato inadempiente  ai sensi rispettivamente dell’art. 250 e dell’art. 192.

Sono ammissibili a finanziamento le spese per le opere di progettazione, caratterizzazione e indagine preliminare connesse con le procedure di cui all’art. 242 e seguenti del D.Lgs. 152/2006 e ss.mm.ii., oltre che gli eventuali complementari interventi di Messa in Sicurezza di Emergenza (MISE) che si rendessero, nelle diverse circostanze, necessari. Non si riconoscono ammissibili a finanziamento gli interventi per la bonifica da amianto.

Gli interventi candidati a finanziamento devono prevedere una spesa minima pari ad euro 10.000,00 e la percentuale del contributo viene stabilita nella misura dell’80% della spesa complessivamente prevista e non potrà in ogni caso superare l’importo di euro 600.000,00 per singolo richiedente.

Gli Enti interessati dovranno presentare la richiesta di contributo all’Amministrazione regionale, secondo le modalità descritte nel Bando (Allegato A) e secondo il modello di domanda riportato in calce al Bando stesso, entro e non oltre il termine dei trenta giorni successivi alla pubblicazione del presente provvedimento nel Bollettino Ufficiale della Regione (data scadenza: 30/05/2020 ore 23:00).

Copia integrale del bando è pubblicato nel Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto e nel sito web regionale: www.regione.veneto.it nella Sezione Bandi-Avvisi-Concorsi.

L’occasione è particolarmente ghiotta per il Comune di Verona, sempre se applicabile, relativamente alla bonifica dell’ex Arsenale, area di cui da tempo è noto l’inquinamento di parte del terreno. Inoltre come indicato nella Conferenza dei Servizi tenutasi il 12 e 21 febbraio 2020, si è riscontrato, dopo aver approfondito un dato emerso nella precedente analisi di rischio,  una nuova e più estesa contaminazione. I rischi riscontrati sono rischio ambientale (per la falda che si trova a -10 da piano campagna) e sanitario (per contatto dermico e per ingestione) mentre non vi è rischio di inalazione.

Alberto Speciale

 
 
 
Classe 1964. Ariete. Marito e padre. Lavoro come responsabile amministrativo e finanziario in una società privata di Verona. Sono persona curiosa ed amante della trasparenza. Caparbio e tenace. Lettore. Pensatore. Sognatore. Da poco anche narratore di fatti e costumi che accadono o che potrebbero accadere nella nostra città. Ex triatleta in attesa di un radioso ritorno allo sport.

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