“Red Land-Rosso Istria”: una proiezione per non dimenticare la nostra storia

 
 

Una proposta cinematografica intensa, quella di venerdì 18 gennaio (ore 21.00) all’Alcione: sullo schermo  Red Land-Rosso Istria di Maximiliano Hernando Bruno, coprodotto da Rai Cinema e presentato lo scorso settembre alla Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia.
Il film – che ha sullo sfondo le drammatiche vicende seguite all’8 settembre 1943 con i
partigiani di Tito accaniti contro le popolazioni istriane, fiumane e dalmate di lingua
italiana – racconta la storia della studentessa istriana Norma Cossetto, violentata e
uccisa dai partigiani jugoslavi nell’ottobre ’43, all’età di ventitré anni.
Delle vittime del caos seguito all’armistizio di Cassibile con i partigiani jugoslavi che
avanzavano combattendo contro i nazifascisti, Norma (che stava per laurearsi
all’Università di Padova) è il simbolo, tristemente associato alle foibe, dove, come lei, furono gettati (spesso ancora vivi), migliaia di istriani, fiumani e dalmati di lingua e, soprattutto, cultura italiana. Alla giovane vittima è stata conferita, alla memoria, la medaglia d’oro al valor civile durante la presidenza di Carlo Azeglio Ciampi.

Tra gli interpreti della pellicola, Selene Gandini (nel ruolo della protagonista), Geraldine Chaplin, Franco Nero, Vincenzo Bocciarelli, Alessandro Trotta e lo stesso Bruno.

Una speciale proiezione (riservata alle associazioni degli esuli) è in programma, sempre
venerdì 18, nel pomeriggio, alle 18.00; sarà presente in sala il regista Maximiliano
Hernando Bruno che descriverà il film insieme a Davide Rossi (vicepresidente della
Federazione delle Associazioni degli Esuli Istriani, Fiumani e Dalmati) e a Loredana Giosefi
(presidente del comitato veronese dell’Associazione Nazionale Venezia Giulia Dalmazia).
Sempre su questa triste pagina di storia (e sul successivo trattato di Parigi del 10 febbraio
1947, che sancì l’assegnazione alla Jugoslavia delle italiane terre dell’Adriatico
Orientale, col conseguente esodo di trecentomila persone), lunedì 11 febbraio alle ore
11.00 al Teatro Nuovo viene rimesso in scena (la prima volta fu nel 2005 in occasione del
Giorno del Ricordo istituito con la legge del 30 marzo 2004 n. 92 e celebrato il 10 febbraio)
lo spettacolo “Per non dimenticare” con la regia di Paolo Valerio. Un evento organizzato in
collaborazione con le associazioni degli esuli, per portare a conoscenza degli studenti – ma
anche degli adulti – una pagina di storia a lungo taciuta e poco nota, purtroppo tragica.

 
 
Sono nata a Verona sotto il segno dei Pesci; le mie radici sono in Friuli. Ho un fiero diploma di maturità classica ed una archeologica laurea in Lettere Moderne con indirizzo artistico, conseguita quando “triennale” poteva riferirsi solo al periodo in cui ci si trascinava fuori corso. Sono giornalista pubblicista dell’ODG Veneto e navigo nel mondo della comunicazione da anni, tra carta, radio, tv, web, uffici stampa. Altro? Leggo, scrivo, cucino, curo l’orto, visito mostre, gioc(av)o a volley. No, non riesco a fare tutto, ma tutto mi piacerebbe fare. Corro contro il tempo, ragazza (di una volta) con la valigia.

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