Recupero e valorizzazione dei roccoli

 
 

Con parere favorevole espresso oggi dalla Terza Commissione del Consiglio Regionale del Veneto, compie un passo importante il progetto di legge “Recupero e valorizzazione dei roccoli e studio della cultura della cacciagione nel Veneto”, di cui è primo firmatario Stefano Valdegamberi. Il testo mira a preservare, tutelare e valorizzare le storiche strutture di uccellagione, simbolo della cultura rurale e venatoria della nostra regione.

I roccoli – strutture semicircolari formate da alberi potati ad arte, piante da frutto e una torretta per l’uccellatore – rappresentano un patrimonio storico, ambientale e architettonico di grande valore, tipico del paesaggio padano-alpino e diffuso in Veneto sin dal XV secolo.

Gli obiettivi della legge

Il progetto di legge intende:

* garantire la conservazione e il recupero dei roccoli oggi in stato di abbandono;

* promuoverne l’utilizzo per finalità didattiche, culturali, scientifiche e turistiche;

* sostenere progetti di studio e valorizzazione della tradizione venatoria veneta;

* creare percorsi tematici sul territorio legati alla cultura della caccia e dell’uccellagione.

La Regione Veneto, tramite enti come Veneto Agricoltura, potrà finanziare il restauro conservativo dei roccoli, favorire attività di studio e ricerca sull’avifauna migratoria e incentivare la creazione di percorsi educativi per le scuole e i visitatori.

Valorizzare il passato per educare al futuro

«Con questo provvedimento intendiamo salvaguardare un pezzo importante della nostra storia rurale – ha dichiarato il promotore della legge –. I roccoli non sono solo antiche strutture, ma testimonianze vive del rapporto tra uomo e natura, che meritano di essere conosciute e valorizzate anche dalle nuove generazioni.»

Oggi utilizzati esclusivamente per scopi scientifici, come l’inanellamento e il monitoraggio degli uccelli migratori, i roccoli offrono un’opportunità unica per promuovere la conoscenza dell’ecosistema e delle tradizioni locali.