Qui maggioranza, Violenze in città: isolare l’estrema destra xenofoba

 
 

Una ridda di critiche arriva da parte delle anime partitiche e civiche che compongono la maggioranza amministrativa a Palazzo Barbieri, a totale condanna del consumato raid contro la rappresentanza marocchina in città, nel momento del festeggiamento per l’avanzamento della propria nazionale nel Campionato del Mondo di Calcio.

“Condannare la violenza da chiunque provenga, senza se e senza ma, non significa tuttavia non sapere distinguere la diversa matrice delle azioni che in un caso appare delinquenziale e sociopatica – il branco che per futili motivi (una sigaretta!) attacca l’individuo isolato – mentre nel caso dell’assalto ai caroselli di automobili festanti la matrice è chiaramente di tipo politico, xenofoba, tesa ad attaccare fisicamente il diritto di una comunità a calpestare il suolo cittadino.

Così il Pd cittadino che ricorda come “da almeno 15 anni proponiamo l’introduzione del vigile di quartiere e pensiamo sia stato dimostrato anche di recente che il presidio del territorio possa prevenire la microdelinquenza facendo svanire il senso di immunità e di impunità dietro al quale spesso maturano forme di microcriminalità giovanili”.

“Non si è trattato di generico teppismo metropolitano, ma di un’azione politicamente pianificata rivolta contro un gruppo sociale ben preciso: la comunità marocchina che festeggiava gioiosamente una vittoria sportiva. Per quanto tempo ancora questa minoranza offenderà la civile convivenza, anche interetnica, che caratterizza la nostra città e ne deturperà l’immagine pubblica a livello nazionale?”

Questo il commento del Coordinamento Damiano Tommasi Sindaco a chi fanno eco le dichiarazioni di Traguardi.

Questo raid squadrista è collegato all’aggressione gravissima di sabato scorso ai danni di un giovane cameriere veronese massacrato di botte in centro storico per il fatto che in entrambi i casi si tratta di gruppi di persone più o meno organizzati che pensano di poter godere di una impunità di fatto. Vuoi perché sanno di agire in aree ormai desertificate e prive di quel controllo sociale che prima esercitavano – anche solo con la loro presenza – i residenti, come nel caso di sabato scorso, vuoi perché un certo tipo di politica ha sempre derubricato a goliardata i loro gesti di violenza e intolleranza”.

 
 

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