Inizia domani in commissione Mobilità la discussione sulla proposta di delibera relativa al Pums, il Piano urbano della mobilità sostenibile, un documento fondamentale per partecipare ai bandi europei e aggiudicarsi i fondi per le infrastrutture e politiche di mobilità.
Rispetto al Pums redatto in prima battuta dalla precedente Amministrazione, insieme alla Società Sintagma S.r.l. di Perugia che si è aggiudicata il bando, quello approvato dalla giunta comunale nei giorni scorsi presenta significative modifiche, recepite in fase di raccolta delle osservazioni e delle segnalazioni delle circoscrizioni e attraverso il contributo delle associazioni del territorio.
Ora il piano sarà all’esame del Consiglio comunale, a cui spetta l’approvazione finale del documento. Il percorso e il futuro della mobilità sostenibile e del trasporto pubblico sarà rimodificato in coerenza con il Piano di assetto del territorio, la cui revisione partirà a breve.
La scelta della nuova Amministrazione di non azzerare l’iter già avviato in passato ma di proseguirlo modificandolo in corso d’opera va nella direzione non solo di dare alla città tutti gli strumenti per rivedere e migliorare la mobilità cittadina, spostamenti, mezzi e infrastrutture, al fine di promuovere gli spostamenti sostenibili, ma anche di metterla nelle condizioni di ottenere investimenti e accedere a fondi europei per realizzarne le opere, che devono far parte di una progettualità.
Le scelte sui futuri investimenti e progettualità infatti non potranno prescindere da una visione organica che tenga in considerazione opere strategiche già in cantiere o in procinto di esserlo: l’entrata in funzione della filovia, dalla futura rotatoria a Porta San Giorgio, la sistemazione complessiva di tutto il nodo di Porta Vescovo, l’unificazione del sottopassi di via Città di Nimes, le rotatorie su via Forte Tomba, su Stradone Santa Lucia e via Albere e all’uscita della bretella T4-T9 in zona Stazione Porta Nuova.
Quanto alle principali modifiche, il Pums in fase di approvazione prevede l’aumento delle Zone 30, un maggior sviluppo dei dell’abbattimento delle barriere architettoniche, l’utilizzo dell’urbanismo tattico, il potenziamento della sicurezza stradale davanti alle scuole con interventi di tipo strutturale, l’attuazione di precise politiche di mobility management aziendale.
La conclusione del percorso del PUMS consente inoltre di avanzare con progetti e opere a cui l’Amministrazione sta lavorando, come la creazione di nuove piste ciclabili, interventi di moderazione del traffico nei quartieri (zone 30), opere per la sicurezza stradale, misure di riorganizzazione della sosta e dei parcheggi in centro storico, nonchè il provvedimento della ZTL dello Stadio. Tutti interventi che non possono più attendere e che devono avere attuazione.
“Consapevoli dell’importanza del Pums per avviare quel processo di cambiamento della mobilità cittadina non più rimandabile – spiega l’assessore alla Mobilità Tommaso Ferrari -, abbiamo scelto di portare avanti il lavoro fatto in passato adattandolo alla nostra visione di mobilità sostenibile, che punta alla riduzione della quantità del traffico privato in circolazione e al miglioramento del trasporto pubblico e delle infrastrutture a sostegno della mobilità ciclistica. Per fare questo è necessario dare impulso e priorità d’investimento e realizzazione a interventi per rendere più fluido il traffico sulle grandi arterie stradali, per realizzare gli itinerari ciclabili del biciplan e per proseguire velocemente con l’esecuzione della filovia. Ricordo che sta per partire la revisione del Piano di Assetto del territorio, un processo che inciderà sul futuro della mobilità sostenibile e del trasporto pubblico”.
Sul metodo di lavoro e sugli obiettivi legati al Pums intervengono i capigruppo di maggioranza.
Annamaria Molino, capogruppo del gruppo consigliare Damiano Tommasi Sindaco. “Il bene della città è il nostro obiettivo, riteniamo pertanto che la presa in carico e l’aggiornamento dei progetti già avviati dalle precedenti amministrazioni, come è il PUMS, sia una scelta funzionale, a favore di tutta la cittadinanza; importante anche il ruolo delle circoscrizioni, che conoscono bene il loro territorio e quindi possono proporre utili miglioramenti”.
Fabio Segattini, capogruppo del Partito Democratico: “Questa revisione, assieme al lavoro che farà il Consiglio Comunale, consentirà di adeguare il PUMS alla visione della coalizione di Rete. Attraverso gli aggiornamenti successivi e la revisione del PAT, il cui iter è in corso e che prevede una seria partecipazione pubblica, la pianificazione del Comune sarà sempre di più orientata in questa direzione”.
Beatrice Verzè, capogruppo di Traguardi: “La priorità è affrontare la questione dell’inquinamento, intervenendo anche sulla riduzione del traffico sulle strade. Per questo motivo il Pums, che da anni attende di essere adottato, non sarà stravolto ma migliorato in alcuni passaggi strategici. Verona, è bene ricordarlo, è una delle province con la qualità dell’aria tra le peggiori d’Italia e d’Europa, motivo per cui è importante cambiare radicalmente e velocemente direzione, partendo da un’effettiva riduzione dell’uso dell’auto privata, e potenziando la mobilità dolce e il trasporto pubblico urbano”.
Jessica Cugini, In Comune per Verona – Sinistra Civica Ecologista: “Nella revisione del Pums, in linea con il lavoro dei tavoli di Rete, si è messa al centro la persona, la sua sicurezza, il potenziamento della mobilità pedonale, ciclabile e di trasporto pubblico. Un occhio di riguardo andrà alle strade e piazze scolastiche, a tutti quegli spazi urbani che devono essere liberati dalle auto e resi vivibili e fruibili a tutte le persone. Da qui un’attenzione verso l’abbattimento delle barriere architettoniche. Esprimiamo soddisfazione nel sapere che sono state accolte buona parte delle osservazioni depositate, gli anni scorsi, dai gruppi consiliari che han fatto parte della Rete”.