Prospettiva Famiglia, intervista a Daniela Galletta: storia, presente e progetti, sempre per la cultura della legalità

 
 

Daniela Galletta: signora bella ed elegante, che, dietro una grande compostezza, cela un’energia vulcanica, che da oltre dieci anni la rende anima di “Prospettiva Famiglia”: il 28 settembre, al teatro Alcione (ore 20.45), racconterà in un’intervista pubblica questa lunga, impegnativa, tuttora attiva esperienza, insieme al presidente dell’associazione; completerà la serata il concerto del Coro dei Modelli Unici, diretti da Marco Pasetto.

Coordinatrice della rete di scuole “Scuola e Territorio: Educare insieme” e referente dell’associazione Prospettiva Famiglia, Daniela Galletta riporta con giusto orgoglio che il macro progetto di formazione territoriale “solo nella stagione scorsa ha visto la presenza di 11.600 fruitori registrati durante gli incontri programmati”, tanto che gli sarà designato un riconoscimento pubblico dal Comune di Verona, “che per noi significa sprone e stimolo per la nascita di realtà educative analoghe“.

Il progetto “ Prospettiva famiglia “ si delinea alla fine del 2007, quando alcuni componenti dell’ ex-Osservatorio della Gioventù (in particolare il preside Andrea Salandra e la stessa prof.ssa Galletta, sostenuti dall’allora parroco Don Giulio Bertazzo) si muovono per ampliare le proposte educative – all’epoca prettamente rivolte ai giovani – all’intera istituzione “famiglia”.

Cosa ti ha spinto a creare questa associazione? “Ho sentito, ad un certo punto del mio percorso professionale ed umano, il bisogno di incrementare l’impegno in attività oltre la docenza, dedicate al sociale, alla famiglia; ho percepito, ad esempio attraverso i colloqui con i genitori degli studenti, che c’era necessità di momenti di formativi anche per gli adulti, non solo per i giovani. Con altre poche persone, abbiamo cominciato “scientificamente”, analizzando il territorio attraverso un questionario dato a 1500 famiglie, per sondare le tipologie di nuclei e le esigenze. In due anni abbiamo raccolto più di 150.000 dati, che sono stati la base del nostro successivo lavoro sul campo, a partire dal 2008/’09. Questo database, fruibile sul sito, ha scoperchiato, infatti, grosse problematiche, tra cui la carenza di associazioni di supporto e da qui è nata concretamente la “scuola per genitori”, progetto che è cresciuto di anno in anno, fino ai grandi numeri attuali, che ci fanno fare il sold-out al Centro civico Tommasoli, nostra sede di riferimento“.

Quanto tempo ti impegna l’associazione, considerando anche il tuo mestiere di docente? “E’ un grosso onere, faticoso, sono senza orario; però sono ormai ben organizzata e ben supportata da colleghi a scuola e nell’associazione“.

Soddisfazioni e delusioni? “Nessuna delusione no, solo difficoltà. E tante soddisfazioni: dall’associazione ho ricevuto più di quanto ho dato e ho stretto, negli anni, amicizie solide e ricche, come con Agnese Moro, Gherardo Colombo“.

Verona: come descriveresti la sensibilità di questa città rispetto alle attività e al pensiero che vi sostiene? “Verona è città molto difficile, chiusa; è colma di cultura, ma diffidente e per far breccia occorre tempo. Abbiamo lavorato con continuità e pazienza e i nostri incontri con autori e intellettuali ora hanno affluenze di centinaia di persone, per fare un esempio: 500 per Galimberti. Ci siamo, per così dire, fatti un nome, siamo accreditati con enti e con l’Amministrazione comunale. Dietro a ciò, c’è l’essenza del mio ruolo nell’associazione: coltivare le relazioni esterne, il contatto dal vivo con le persone, la descrizione trasparente dei nostro obiettivi senza interessi personali e, non ultima, la gratuità delle iniziative“.

Sogno nel cassetto? “Mi piacerebbe allargare il progetto nel tempo, lasciare un’eredità nelle prossime generazioni, per portare avanti gli intenti e raccogliere ulteriori risultati“.

Una grande stagione in arrivo: come fate a raggiungere i personaggi che portate come ospiti? “I canali principali sono tre: la collaborazione con l'”Associazione Sulle regole” di Gherardo Colombo, quella con la libreria Jolly di Claudio De Signori per contatti con scrittori e quella con Libera, in quanto noi siamo sede di presidio. Tutto, comunque, fa capo alla costruzione di una rete di relazioni. Prossimamente avremo Milena Gabanelli, che “arriva” tramite De Signori e Andrea Franzoso, che ho conosciuto in aprile“.

il sito www.prospettivafamiglia.it contiene tutte le informazioni sulle iniziative in calendario per i prossimi mesi; un appuntamento a breve è quello con il “pranzo della legalità“, a Montorio, dove la convivialità si sposerà alla promozione dei principi che dovrebbero – ed è sconfortante usare il condizionale – essere i muri maestri di una società civile: realtà come quelle sopra raccontate, persone come Daniela Galletta, sono le maestranze che provvedono a mantenerli integri, per la tutela di tutti coloro che dentro vi abitano. Ma più sono le mani, migliore sarà la resa.

 

 
 
Sono nata a Verona sotto il segno dei Pesci; le mie radici sono in Friuli. Ho un fiero diploma di maturità classica ed una archeologica laurea in Lettere Moderne con indirizzo artistico, conseguita quando “triennale” poteva riferirsi solo al periodo in cui ci si trascinava fuori corso. Sono giornalista pubblicista dell’ODG Veneto e navigo nel mondo della comunicazione da anni, tra carta, radio, tv, web, uffici stampa. Altro? Leggo, scrivo, cucino, curo l’orto, visito mostre, gioc(av)o a volley. No, non riesco a fare tutto, ma tutto mi piacerebbe fare. Corro contro il tempo, ragazza (di una volta) con la valigia.

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here