Prima Verona dalla parte dei dipendenti della Polizia Municipale

 
 

Dopo l’intervento nel Consiglio Comunale di ieri, oggi Mauro Bonato e Michele Croce di Prima Verona sono andati davanti alla sede della Polizia Municipale per manifestare la vicinanza ai dipendenti e il disappunto per lo stato di disagio che si è venuto a creare a causa di questa amministrazione.

“Quanto è emerso – dichiara Mauro Bonato, capogruppo di Prima Verona – nell’assemblea dei dipendenti della Polizia Municipale e poi in consiglio comunale ha dell’incredibile. Infatti, le modifiche proposte dall’amministrazione alla bozza di accordo sindacale sono tutte a sfavore della Polizia Locale.

Senza contare che è stato ridotto l’importo stanziato per l’indennità del servizio esterno ed è stata fatta una modifica dell’accordo sul servizio notturno con la cancellazione delle garanzie previste per la sicurezza del personale e l’introduzione del turno notturno obbligatorio. Inoltre, per questi dipendenti, si vuole l’introduzione delle 7 ore lavorative giornaliere senza alcuna pausa”.

“Non è pensabile – continua Bonato – che venga cancellato l’istituto dell’anticipo del riposo e non ci sia qualunque sistema di conciliazione lavoro e famiglia per i reparti operativi di fatto discriminandoli rispetto agli altri reparti del Comune. Con le nuove proposte si arriva ad una situazione di assenza di garanzie sulla certezza sull’orario di lavoro e c’è la mancata contrattazione dell’indennità di reperibilità. E alle mie domande in consiglio si sono limitati a rispondere per iscritto, attraverso l’avvocato, senza avere la decenza di intervenire, lavandosene le mani”.

“Capisco che il sindaco “Chi l’ha visto?” – dichiara Michele Croce, Presidente di Prima Verona – in questi giorni sia più attento allo stadio e al gioco del pallone, ma deve iniziare a preoccuparsi anche dei veri problemi della città e, in particolare, dei dipendenti comunali. Viene loro richiesto di fare di tutto e vengono trattati come schiavi. La situazione della Polizia locale è semplicemente inaccettabile” conclude Croce.

 

 
 

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