Presidenza VeronaFiere, verso la conferma di Bricolo ma occhio all’outsider

 
 

Il presidente di Veronafiere viene eletto dall’Assemblea dei Soci. Il candidato che ottiene il quoziente più alto viene nominato presidente.

Dato questo assioma sulla base oggettiva delle quote detenute dai soci:

Comune di Verona (39,483%), Fondazione Cassa di Risparmio di Verona, Vicenza, Belluno e Ancona (24,078%), Camera di Commercio di Verona (14,364%), Banco BPM Spa (7,009%), Cattolica Assicurazioni (6,010%), Agenzia Veneta per l’Innovazione nel Settore Primario (5,379%), Provincia di Verona (1,401%), Intesa Sanpaolo Spa (1,354%), Banca Veronese Cooperativo di Concamarise (0,617%), Immobiliare Magazzini Srl (0,188%) e Regione Veneto (0,112%).

e dal momento che la nomina viene discussa su indicazione del Sindaco, non e’ scontata (anche se largamente condivisa) la conferma dell’attuale Presidente Federico Bricolo, soluzione fortemente caldeggiata da Bruno Giordano, vertice dirigenziale di Fondazione CariVerona, con la convergenza di Riello di Camera di Commercio.

La sintesi prima della scelta però dovrà necessariamente tenere conto anche delle posizioni del quarto e quinto socio dell’ente Fiera e cioè Banco BPM e Cattolica Assicurazioni (oggi Generali), le cui voci potrebbero influenzare un’eventuale virata su nomi che darebbero diverse garanzie, in ottica di strategie future che migliorino i già ottimi indotti dell’ultimo bilancio di VeronaFiere.