Presentato il simposio “Nuove professioni, nuovi lavori: lo stesso diritto alla salute e sicurezza”

 
 

A Palazzo Barbieri in Sala Arazzi si è svolta la conferenza stampa di presentazione del simposio “Nuove professioni, nuovi lavori: lo stesso diritto alla salute e sicurezza” in programma al Teatro Fonderia Aperta a Verona il prossimo 13 dicembre e organizzato dalla Fondazione Centro Studi Doc ETS con il patrocinio del Comune di Verona.

Michele Bertucco, Assessore al Lavoro del Comune di Verona, ha aperto la conferenza stampa sottolineando “l’importanza della diffusione della cultura della tutela dei diritti e alla sicurezza in tutti i luoghi di lavoro e presentando questa importante occasione di confronto, che vuole richiamare l’attenzione di datori di lavoro, lavoratori e professionisti della sicurezza sul tema della sicurezza nelle nuove professioni e nei nuovi lavori. Questo simposio può essere l’occasione per avviare la scrittura di un protocollo di sicurezza con il Comune di Verona che possa essere da riferimento per gli enti locali in materia di gestione di spettacoli”.

Alla conferenza stampa hanno partecipato Chiara Chiappa, presidente della Fondazione Centro Studi Doc, Fabrizio Creston, rappresentante lavoratori sicurezza territoriale Cisl Verona, Fabio Fila, RSPP e presidente della cooperativa STEA, Francesca Martinelli, giornalista e membro del consiglio di amministrazione della cooperativa Doc Creativity, e Riccardo Tedeschi, avvocato e vicepresidente del Teatro Fonderia Aperta.

“A 11 anni dalla morte di Francesco Pinna per il collasso del Palco PalaTrieste – ha spiegato la presidente della Fondazione Chiara Chiappa – la Fondazione Centro Studi Doc ETS ha deciso di dedicare il suo secondo simposio al tema della sicurezza sul lavoro, sia in memoria dei lavoratori che sono venuti a mancare sia per riconoscerei risultati ottenuti dai lavoratori stessi per migliorare le loro condizioni di lavoro a partire da quel tragico incidente. Una nuova legge, un nuovo contratto collettivo, nuovi percorsi di formazione: e questo percorso di riscatto non è ancora concluso.”

Quando si parla di prevenzione per la sicurezza sul lavoro si fa infatti riferimento all’insieme di misure, provvedimenti, valutazioni e monitoraggi che bisogna mettere in atto nei luoghi di lavoro per tutelare la salute e l’integrità dei lavoratori e delle lavoratrici e proteggerli dai rischi presenti. Il cuore del simposio della Fondazione sarà studiare, attraverso tre tavole rotonde, come si declina questo concetto quando esso incontra i nuovi lavori, come quelli atipici di riders, lavoratori su piattaforma o freelance creativi, i nuovi lavoratori e lavoratrici (disabili, donne, immigrati) e il mondo dello spettacolo ed eventi.

Durante le tavole rotonde, persone provenienti dal mondo dell’impresa, i sindacati, le cooperative, l’associazionismo e l’attivismo, le istituzioni delegate alla vigilanza sulla salute e sicurezza si confronteranno su questi temi per fornire uno spaccato di come la salute e sicurezza sul lavoro, con norme adeguate alle specifiche situazioni, rappresentino una parte fondamentale per garantire la dignità del lavoro.

“La sicurezza nei nuovi lavori, come quelli dei riders – ha dichiarato Fabrizio Creston di Cisl Verona– dipende dal rapporto di lavoro che il lavoratore ha con la piattaforma, che spesso lo vede come lavoratore autonomo e non offre alcuna assicurazione in caso di infortunio: c’è ancora molto da fare per garantire la sicurezza di questi lavoratori.”

“Quello della sicurezza sul lavoro è un tema cruciale nel mondo dello spettacolo” – ha aggiunto Fabio Fila, RSPP e presidente di STEA – “nel quale gli eventi si preparano in tempi velocissimi, spazi contingentati, con persone che spesso si incontrano per la prima volta e devono preparare eventi seguendo un’unica legge ‘Show must go on!’. Quindi ci vuole perizia, formazione, grande coordinamento e la garanzia di lavoro dignitoso e riconosciuto.”

“Proprio in questi giorni è entrata in vigore in Italia la Convenzione dell’Organizzazione Internazionale del Lavoro (OIL) n. 190 sull’eliminazione della violenza e delle molestie sul luogo di lavoro – ha spiegato Francesca Martinelli di Doc Creativity – Sicurezza sul lavoro significa garantire non solo la salute e sicurezza fisica, ma anche psicologica, sessuale ed economica dei lavoratori e delle lavoratrici. Tutti i lavoratori e le lavoratrici hanno il diritto di sentirsi rispettati e al sicuro sul luogo di lavoro.”

“Lo stesso Codice civile – ha aggiunto l’avvocato e vicepresidente del Teatro Fonderia Aperta, Riccardo Tedeschi – prevede che il datore di lavoro organizzi la sicurezza per tutelare l’integrità fisica e la personalità morale in base all’esperienza e alla tecnica tipiche di ogni lavoro. La sicurezza va quindi perseguita in modo dinamico, applicando lo stesso principio anche alle esigenze dei nuovi lavori e nuovi lavoratori.”

Il simposio è organizzato con il supporto di #DemocratizingWork Italia e con la media partnership di Arco Magazine e Change Makers Magazine.

In occasione del simposio, il foyer del Teatro Fonderia Aperta ospiterà anche l’anteprima di una mostra fotografica intitolata “Nero” a cura di Emanuela Zampa, realizzata con il supporto di Rete Doce dedicata al personale tecnico del mondo dello spettacolo ed eventi.

La partecipazione all’evento permetterà di ottenere anche un attestato Aifos valido come 2 crediti area tematica 2 RSPP, Coordinatori, Formatori (CSP/CSE).

 
 

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