È stata presentata ieri a Verona la lista “Uniti per Manildo”, una delle sette liste a sostegno della candidatura di Giovanni Manildo a presidente della Regione Veneto per il centrosinistra. La lista rappresenta l’unione di Casa Riformista, Avanti e Alde, con il simbolo dell’Unione Europea concesso per la prima volta in questa competizione elettorale.
Anna Lisa Nalin, capolista della circoscrizione di Verona, ha delineato la visione del progetto politico: “Verona impulso per il Veneto, Veneto porta per l’Europa rappresenta il mio pensiero. Mi sono dedicata alla politica perché voglio restituire la mia esperienza, e portare questo linguaggio nel nostro Veneto e nella nostra Verona”.
La Nalin ha posto l’accento sulla necessità di crescita economica: “Io credo che per creare futuro bisogna crescere. Dobbiamo puntare sul nostro tessuto produttivo, i lavori autonomi. Dobbiamo dare i mezzi di creare futuro di ridurre i costi, innanzitutto i costi energetici. Se le aziende vanno bene i giovani non scapperanno più. 100.000 giovani sono andati all’estero, dal nostro Veneto 16.000”.
Particolare attenzione è stata dedicata al tema delle disuguaglianze: “Poi ci sono le donne, e non nascondiamoci dietro ad un dito. Hanno meno possibilità, vengono pagate 30% in meno. Il gap tra i salari dei giovani era del 20% attualmente è del 40%. Non dobbiamo avere queste discriminazioni, la ricerca dice che dove c’è meno discriminazione il paese cresce di più”.
Il candidato presidente Giovanni Manildo ha sottolineato l’importanza del cambiamento: “Parto dalla prima suggestione ‘Aria Nuova’: l’alternanza è democrazia. La vogliamo gestire con una partecipazione attiva forte, all’interno della coalizione la lista dimostra che queste regionali vogliono essere un laboratorio politico, ma cerca di essere unito con proposte concrete”.
Manildo ha poi delineato le priorità programmatiche: “Bisogna indicare una strada grazie all’università. Creare un politecnico e iniziare una sfida sull’innovazione delle eccellenze. Parliamo di autonomia delle 23 materie: quali sono quelle che ci fanno fare un salto di qualità. Incominciamo a parlare all’Europa. Sanità pubblica, la penuria dei medici di medicina generale. Dobbiamo andare concretamente sulle azioni”.
Sul tema ambientale, il candidato presidente ha ribadito: “La transizione energetica, partire dal fatto che il cambiamento climatico non si possa negare. L’energia rinnovabile, attenzione al consumo di suolo. Che i nostri comportamenti siano sostenibili e che l’attenzione all’ambiente sia fondamentale. Se abbiamo queste attenzioni possiamo generare economia”.
Lorenzo Dalai, candidato e presidente della prima circoscrizione del Comune di Verona, ha criticato l’attuale gestione regionale: “La regione non ha avuto una programmazione per il turismo. Il turismo rappresenta numeri importantissimi in Veneto. Perché Zaia ha promulgato un referendum per un’autonomia che è rimasta sulla carta? La nostra risposta è un Veneto meno burocratico, servono più soldi ma anche una deburocratizzazione della sanità. Vogliamo un Veneto efficiente. Un Veneto più snello, veloce e più europeo”.
Corrado Cortese, membro del coordinamento regionale della lista, ha evidenziato il posizionamento politico: “Questa lista dà una risposta alla domanda: dove sono in questa campagna i liberali, i riformisti, i socialisti, i riformatori. Le forze moderate sono qui. Abbiamo la capacità di rispondere ad un centro moderato, risolvendo i problemi in maniera pragmatica, in maniera non ideologica”.
Tra gli altri interventi, Giacomo Piva ha sottolineato le criticità nella formazione sanitaria: “Anche quest’anno in Veneto non abbiamo riempito i posti per la formazione dei medici di base. La politica non è solamente risolvere i problemi di adesso, ma deve costruire il futuro”.
Stefano Gabrielli ha espresso il bisogno di cambiamento: “Credo ci sia un gran bisogno di aria nuova a Venezia, di spalancare le finestre a Palazzo Balbi. La candidatura di Giovanni Manildo è un’occasione unica per avere una chance di cambiare questo stato di cose”.
Nicolò Maria Rocco ha evidenziato il potenziale della lista: “Questa lista unisce l’area liberale che conta già il 10% e associa i diritti a crescita economica”.
Durante la conferenza stampa, Anna Lisa Nalin ha consegnato a Giovanni Manildo un documento del Movimento Federalista Europeo, impegnando la lista a costruire un’Europa più forte. “Questo è il momento in cui l’unione fa la forza”, ha concluso la capolista.







































