Premio Architettiverona 2021: il 24 settembre si omaggiano Calcagni e Cenna

 
 

Il premio Architettiverona 2021 alla carriera sarà assegnato agli architetti Luigi Calcagni (alla memoria, 1929 – 2020) e Luciano Cenna, “per i settantacinque anni di lavoro progettuale – come si legge nella motivazione – condotti gomito a gomito, dagli studi in comune al sodalizio professionale ininterrotto fino al 2020, anno della scomparsa di Calcagni”. Sodalizio progettuale che ha “contribuito in maniera inequivocabile alla costruzione del volto moderno di Verona e del suo territorio. Entrambi hanno incarnato la figura dell’architetto intellettuale” nell’impegno accademico, nell’amministrazione cittadina, negli scritti e nel dibattito civile. Questo il cuore della cerimonia che si terrà venerdì 24 settembre, ore 18, al parco Murlongo di Costermano.

Luigi Calcagni

Il parco Murlongo a Costermano, complesso di case per vacanze realizzato nei primi anni ’70 dall’architetto milanese Angelo Mangiarotti, è opera che, contestualmente alla cerimonia, sarà visitabile anche al pubblico dalle ore 16.00 (previo possesso green pass):  ancora oggi, a 50 anni dalla costruzione, rappresenta un caso esemplare per il felice inserimento nel paesaggio delle colline moreniche sulla sponda orientale del Garda.

Luciano Cenna

«Una delle sparute architetture contemporanee “di rilevante interesse storico-artistico” nel territorio veronese – scriveva sul numero 81 della rivista Architetti Verona del 2008 Alberto Vignolo, oggi direttore della rivista AV che promuove e coordina il premio e membro della giuria – il cui fascino racchiude, ancora oggi, entrambi questi aspetti: quello della costruzione, elementare nei mezzi ma colta e raffinata d’espressione, e quello di un abitare libero dai recinti mentali in cui le consuetudini sono solite avvilupparci. Il fascino di una preziosa architettura d’autore, che sveliamo con il piacere di condividerne la bellezza, ma con il lieve rammarico di infrangere il suo tranquillo destino di Bella Addormentata nel bosco affacciato sul Garda».

Un “doppio ritorno”, dunque, per il premio Architettiverona che – dopo l’edizione del 2017 con l’omaggio a Libero Cecchini nel chiostro della basilica di San Zeno e con la vittoria del Museo degli Affreschi “G.B. Cavalcaselle” di Verona e la sospensione forzata per l’emergenza sanitaria – riprende a “vivere” luoghi di elevato valore e significato architettonico, come già le sedi delle edizioni precedenti: la Casa del Mutilato nel 2011, la vasca dell’Arsenale di Verona re-interpretata da David Chipperfield nel 2013 e porta Palio di Michele Sanmicheli nel 2015.

I quattro progetti vincitori della sesta edizione del riconoscimento e le due menzioni per le rispettive categorie del premio, “Allestimento e interni, Nuova costruzione, Restauro e recupero e Spazi pubblici e paesaggio”, sono stati selezionati dalla giuria da una rosa di 12 progetti finalisti, a loro volta scelti tra 41 progetti candidati all’edizione 2021. I progetti vincitori saranno resi noti nella giornata della cerimonia.

Il premio ARCHITETTIVERONA Promosso dall’Ordine degli Architetti P.P.C. della Provincia di Verona e nato in occasione del cinquantesimo anniversario della rivista «ArchitettiVerona» (1959-2009), ha l’obiettivo di promuovere una consapevole cultura architettonica nel territorio provinciale di Verona, andando a distinguere le opere architettoniche che si distinguono nel far emergere in maniera innovativa e personale le qualità del contesto urbano e territoriale, a partire dalla considerazione che l’architettura è componente essenziale del tessuto culturale e civile della comunità di cui è espressione.

La giuria 2021 – La giuria del premio ArchitettiVerona 2021 che ha vagliato tutti i materiali grafici e iconografici dei progetti candidati e svolto i sopralluoghi nelle sedi dei 12 progetti finalisti, è composta da Mariano Zanon, architetto, vincitore del premio Architetto Italiano 2020, Maura Manzelle, docente allo IUAV di Venezia, Laura De Stefano, vicepresidente dell’Ordine degli Architetti PPC di Verona e Davide Fusari, direttore di “A”, rivista dell’Ordine degli Architetti PPC di Trento e Alberto Vignolo, direttore di ArchitettiVerona, trimestrale dell’Ordine.

 

 

 
 
Sono nata a Verona sotto il segno dei Pesci; le mie radici sono in Friuli. Ho un fiero diploma di maturità classica ed una archeologica laurea in Lettere Moderne con indirizzo artistico, conseguita quando “triennale” poteva riferirsi solo al periodo in cui ci si trascinava fuori corso. Sono giornalista pubblicista dell’ODG Veneto e navigo nel mondo della comunicazione da anni, tra carta, radio, tv, web, uffici stampa. Altro? Leggo, scrivo, cucino, curo l’orto, visito mostre, gioc(av)o a volley. No, non riesco a fare tutto, ma tutto mi piacerebbe fare. Corro contro il tempo, ragazza (di una volta) con la valigia.

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here