Post Coronavirus, arrivano i contributi per le associazioni di volontariato

 
 

La  Regione Veneto indice due bandi rivolti al  mondo della volontariato per mobilitare la rete della solidarietà di fronte ai nuovi bisogni sociali creati dalla pandemia. Martedì 14 il Bollettino Ufficiale della Regione Veneto pubblicherà l’avviso pubblico rivolto alle 2500 organizzazioni di volontariato e alle oltre 1500 associazioni di promozione sociale presenti nel territorio regionale invitandole a presentare iniziative e progetti che saranno sostenuti da contributi pubblici fino al 70-80 per cento della spesa sostenuta.

“Anche il mondo del volontariato è stato investito dall’emergenza sanitaria, economica e sociale causata dalla pandemia. Molte iniziative e progetti si sono arrestati, ma la rete della solidarietà non si è mai fermata – osserva l’assessore regionale alla Sanità e al Sociale Manuela Lanzarin – La Regione ha deciso pertanto di investire le risorse del Fondo nazionale per le politiche sociali assegnate al Veneto per il terzo settore, pari a quasi 5 milioni di euro, per sostenere le associazioni e le organizzazioni che svolgono attività di interesse generale. Da un lato organizzazioni ed enti di promozione sociale stanno affrontando maggiori costi generati dalle misure di contenimento del contagio e dall’altro sono impegnati nella riconversione di attività e servizi in funzione dei nuovi bisogni che questa crisi sta evidenziando: penso ai minori e alle povertà educative, agli anziani soli, alle famiglie più fragili, ai senza fissa dimora, alle reti di consegna di generi alimentari, beni essenziali e medicinali, al trasporto e alla cura di persone malate o con disabilità, alle situazioni di isolamento involontario che questa situazione emergenziale sta creando e alle risposte di vicinato e di prima assistenza domiciliare offerte dal volontariato, sia in modo spontaneo sia organizzato”.

“I volontari e le loro associazioni, che in Veneto rappresentano un patrimonio di impegno civico e di solidarietà che aggrega oltre un milione e 100 mila cittadini, sono una risorsa inestimabile di capacità, organizzazione e flessibilità per il sistema sociale – afferma Lanzarin – Sappiamo anche che 9 enti su 10 hanno risentito in maniera significativa dell’impatto Covid,  a causa del lockdown e della necessità di rivedere i propri modelli organizzativi.  Con questo duplice bando la Regione intende stimolarne la capacità progettuale e aiutare tutto il mondo della solidarietà a fare squadra con gli enti del territorio per intercettare bisogni, disuguaglianze e povertà sommerse in questa difficile fase di ripartenza collettiva”.

Il totale delle risorse messe a bando ammonta a 4.764.358 euro. Gli enti del terzo settore (organizzazioni di volontariato e associazioni di promozione  sociale iscritte al registro regionale o nazionale) potranno concorrere ai contributi presentando, in alternativa

1) Iniziative volte ad fronteggiare l’emergenza sanitaria attuate o da attuare nel periodo 24 febbraio – 31 dicembre 2020. Le domande, da presentarsi entro il 31 luglio, dovranno specificare l’iniziativa e il relativo piano finanziario (compreso tra 5 e 30 mila euro). La Regione li cofinanzierà fino ad un massimo di  21 mila euro per singola iniziativa,  impegnando complessivamente 2.087.864 euro.

2) Progetti a rilevanza regionale, che si dovranno protrarre per tutto il 2021 e che potranno essere presentati singolarmente o in partenariato, con un piano finanziario di spesa fino a 50 mila euro.  In questo caso il contributo, che conta su una dote complessiva di 2.676.494 euro, potrà arrivare fino all’80 percento della spesa sostenuta. Il termine di scadenza delle domande è fissato al 10 settembre 2020.

“La Regione ha orientato questo duplice sostegno insieme alla Conferenza regionale del volontariato, ai centri di servizio del volontariato e al Forum del terzo settore – conclude l’assessore  – per dare in tempi rapidi un aiuto concreto e anche un incentivo a tutte quelle organizzazioni che sono in prima fila nel farsi carico delle persone più fragili e delle realtà più marginali. Iniziative e progetti saranno valutati e finanziati in base alla capacità di rispondere, in modo coerente ed efficace,  agli obiettivi  di ridurre le disuguaglianze, rafforzare le reti di prossimità e prevenire disagio ed esclusione sociale”.

 
 

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