“Portoghesi” nigeriani sul treno provocano lesioni agli agenti Polfer

 
 

Ieri sera intorno alle 20.00, gli agenti del Settore Operativo della stazione ferroviaria di Verona Porta Nuova sono intervenuti, a seguito della richiesta di un capotreno, sul binario 11 dello scalo dove era pronto alla partenza un treno regionale diretto a Rovigo.

Il motivo dell’intervento era dovuto alla presenza a bordo di tre cittadini stranieri i quali pretendevano di viaggiare senza biglietto e, nonostante le ripetute richieste del capotreno, non intendevano regolarizzare la loro posizione di viaggio né scendere a terra, fatto -quest’ultimo- che ha comportato un ritardo al servizio di trasporto.

Una volta individuati dagli agenti, i tre stranieri hanno opposto resistenza continuando a rifiutare di fornire generalità e documenti, mantenendo ostinatamente la propria posizione sul treno.

Dopo un’assidua opera di convincimento che si è protratta per oltre venti minuti, i tre hanno acconsentito a scendere ma, una volta a terra, hanno continuato a tenere un atteggiamento ostile e poco collaborativo nei confronti dei poliziotti, rifiutandosi di essere accompagnati in ufficio per le operazioni d’identificazione tanto da dovere richiedere l’ausilio di una volante della Questura.

Durante l’accompagnamento negli uffici di polizia i tre stranieri inaspettatamente hanno reagito violentemente al controllo ed uno di loro è riuscito a fuggire.

Nella colluttazione due degli agenti intervenuti hanno riportato lesioni; più specificatamente uno dei due la frattura del polso sinistro con prognosi di 30 giorni (lesione per cui non si esclude un intervento chirurgico), l’altro una distorsione ad un ginocchio con prognosi di 7 giorni.

I due stranieri bloccati sono stati quindi condotti in ufficio e identificati come O.E., 37 anni, richiedente asilo e O.T., 32 anni, in possesso di regolare permesso di soggiorno; gli stessi sono stati arrestati per i reati, commessi in concorso, di resistenza a pubblico ufficiale e lesioni aggravate.

Trattenuti nelle celle di sicurezza del Settore Operativo Polfer, i due nigeriani sono stati giudicati nella mattinata odierna con rito direttissimo e condannati ciascuno a 10 mesi di reclusione, pena sospesa.

 
 

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