Popolo della Famiglia vs Tosi sui dati diffusi sulla natalità veronese

 
 

Ultime battute politiche, prima delle elezioni nel week-end: il Popolo della Famiglia ha incentrato il suo programma su temi coerenti con il nome e ha contestato i dati demografici diffusi dall’amministrazione uscente: “Quando – spiega il candidato sindaco PdF Filippo Grigolini – il sindaco afferma, con una svista clamorosa, che Verona sarebbeil primo capoluogo in Italia per aumento della natalità” ci fa sorgere moltissimi dubbi e perplessità:

  1. Come è possibile che il sindaco non abbia la percezione che un dato come quello della natalità nella propria città è sintomo chiaro della situazione delle famiglie ed è fondamentale per lo sviluppo e la stessa sopravvivenza di Verona e quindi per le azioni amministrative che devono essere pianificate e messe in atto?
  2. È forse perché aveva una diversa valutazione della realtà che non ha messo in essere nessuna azione di promozione della famiglia, di politiche familiari e della natalità?
  3. Qual è allora sua la proposta politica sul futuro di Verona, se si fonda su dati vistosamente errati?
  4. Non sapeva il sindaco che ha a disposizione un ufficio statistica che dispone di tutti i dati ufficiali necessari?
  5. Quali e quanti altri dati che ci vengono forniti da questa amministrazione sono veramente autentici?

Certo, ci farebbe molto piacere poter dire che il sindaco ha ragione, ma i dati ufficiali, forniti dallo stesso Comune di Verona sono tristemente impietosi e sono uno dei motivi principiali per cui il Popolo della Famiglia muove la sua azione politica. Senza entrare nei dettagli, è sufficiente prendere il “Bilancio Demografico del Comune di Verona 31 dicembre 2016” dal sito del Comune, di cui si cita pedissequamente il testo:

  • Rispetto all’anno precedente il Comune perde 412 cittadini (pari a -0.55%).
  • La natalità conferma la tendenza alla diminuzione: nel 2016 si registra il livello minimo delle nascite dagli anni Ottanta, pari a 2.010 nati.
  • Dopo il picco del 2012 e del 2015 (rispettivamente con 2.840 e 2.878 casi), i decessi sono 2.724; un livello elevato, in linea con la tendenza all’aumento, dovuta all’invecchiamento della popolazione.
  • Nel 2016 il saldo naturale (= nati – morti) è negativo: -714 unità; rappresenta il secondo maggior calo di sempre, inferiore soltanto a quello del 2015 (-776 unità) e del 1985 (-752 unità).
  • La fecondità totale scende a 1,36 figli per donna (da 1,39 del 2015); ciò è dovuto al calo delle donne in età feconda, in particolare per le italiane.
  • Nell’ultimo decennio (2007-2016) la crescita media annua della popolazione è stata negativa ( -0.10%)
  • La popolazione residente nel Comune di Verona è costantemente in calo, mentre cresce (anche se con tassi calanti) quella della Provincia”.

Come Popolo della Famiglia – conclude Grigolini – notiamo che questa emergenza, che da sempre solleviamo, e che abbiamo posto come priorità, non viene minimamente presa in considerazione da nessun’altra parte politica. Eppure non si tratta di un dato di parte, o irrilevante, perché ha un impatto elevatissimo per la città anche semplicemente dal punto di vista economico, oltre che sociale“.

Il sindaco Tosi ha risposto, il PdF ha replicato a sua volta:”Tosi crede di raggirare i cittadini veronesi utilizzando l’unico dato in cui nel crollo costante della natalità a Verona, che, nel trend in discesa, ha una leggerissima pausa con un impercettibile incremento di 33 nati. (grafico anno 2015): il dato più recente, aggiornato al 2016 rispetto al 2015, è di ben 92 nati in meno. È come dire che il malato, prima di morire, ha sorriso! Da ultimo – ha chiuso Grigolini – le “tabelline delle scuole elementari” che Tosi cita, sono i dati e i rapporti del suo ufficio Statistica, e saperli leggere nella loro completezza e soprattutto utilizzarli come amministratori è fondamentale per governare la città. Cosa che, come pare purtroppo evidente, Tosi e il suo dispendioso staff per la comunicazione non si sono impegnati a
fare“.
Dati ufficio Statistica del Comune di Verona, aggiornati al 31/12/2016.

 

 
 

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