Tra le otto società direttamente partecipate dal Comune di Verona (AGSM, AMT, Solori, Polo Fieristico, Verona Mercato, Aerogest, Autobrennero e A4 Holding), l’unica che attualmente rischia di essere soppressa, ancor prima di leggere il prossimo imminente Piano di Razionalizzazione, è la Polo Fieristico Veronese SpA, che non è altro che l’evoluzione della Polo Finanziario Spa. La società nata nel 2005, quando sembrava che il Banco Popolare, Cattolica assicurazioni e Cariverona avrebbero creato la cittadella finanziaria davanti alla Fiera.
Ricordiamo che l’ex Sindaco Flavio Tosi, il Presidente di Fondazione Cariverona, Paolo Biasi e il Presidente di Veronafiere SpA, Ettore Riello sottoscrissero il 29 luglio 2010 a Palazzo Barbieri, l’atto di permuta fra “Palazzo Forti”, che viene acquisito da Fondazione Cariverona e l’85% delle quote azionarie della “Polo Fieristico Spa”, che passarono di proprietà al Comune di Verona, mentre il restante 15 % è stato acquistato da Veronafiere SpA dietro versamento di 6 milioni di euro. Il valore dell’operazione di permuta ammontò a 33 milioni di euro.
In base all’accordo, Fondazione Cariverona acquisì “Palazzo Forti” con il vincolo di mantenerne la destinazione museale e di ospitare per vent’anni a titolo gratuito la Galleria d’Arte Moderna (vedremo cosa succederà alla scadenza), mentre Comune di Verona e Veronafiere SpA entrarono in possesso della Polo Fieristico SpA, proprietaria dell’area dell’ex Mercato ortofrutticolo, destinandola allo “sviluppo della Fiera”.
“Sviluppo” che si è materializzato il 17 novembre 2015 alle 2.41 del mattino, quando con 19 voti favorevoli, 11 voti contrari e 1 astenuto, il Consiglio Comunale nella seduta n.59 del 16/11/2015, ha approvato la Variante n. 17 al Piano degli Interventi per “l’adeguamento formale ai sensi della legge regionale 50/2012 dell’area sita in viale del Lavoro per la conferma della localizzazione di una grande struttura di vendita, ai sensi dell’articolo 18 della legge regionale 11/2004″.
Sull’area di 26.021 metri quadri, posta di fronte alla Fiera, è stato successivamente realizzato il supermercato Esselunga Spa dietro il versamento dell’offerta economica a base d’asta di 27.500.000 euro. L’operazione ha generato una plusvalenza patrimoniale di 21.800.000,00 di euro iscritta nel bilancio 2016 della Società Polo Fieristico Veronese SpA.
Il 31 agosto 2017, con Delibera di Giunta n. 267, è stato analizzato il bilancio della Società Polo Fieristico Veronese SpA chiuso al 31/12/2016 ed il budget relativo all’esercizio 2017, ed è stata proposta la chiusura della società Polo Fieristico Veronese SpA mediante messa in liquidazione per l’avvenuto conseguimento dell’oggetto sociale, dopo aver constatato che:
- la società è stata costituita per la “gestione, sviluppo, valorizzazione, edificazione e manutenzione” dell’area sita nel Comune di Verona sita nel comparto A2, da destinare ad iniziative di pubblico interesse mentre ad oggi l’area del comparto A2 risulta o già alienata o oggetto di contratto di locazione;
- la società Polo Fieristico Veronese SpA svolge ad oggi unicamente attività di locazione di aree di proprietà adibite a parcheggio già concesse in locazione a Veronafiere SpA;
- i crediti edilizi, di proprietà della società Polo Fieristico Veronese SpA, risultano ceduti contestualmente a quelli del Comune di verona e la gestione è gestita dall’Amministrazione Comunale;
- il bilancio chiuso al 31/12/2016 esprime un utile di esercizio, pari ad 13.270.935,00 euro, per effetto della plusvalenza patrimoniale, di 21,8 milioni di euro, derivante dalla operazione straordinaria di cessione dell’area antistante la fiera (acquistata da Esselunga SpA) mentre gli anni successivi è prevista una perdita di esercizio.
Alberto Speciale
Statuto Polo Fieristico Veronese SpA