Polizia: due arresti per furto e resistenza

 
 

Con l’accusa di “furto e resistenza a Pubblico Ufficiale” nel pomeriggio di ieri è stato arrestato Giovanni Beltrame, classe ’79, di origini trapanesi ma residente a Verona città, noto alle forze dell’ordine per i numerosissimi precedenti di reati contro il patrimonio: nel pomeriggio la sala operativa ha ricevuto una richiesta di aiuto per un furto consumato negli uffici del Dipartimento di Prevenzione ULSS di via Salvo D’Acquisto; Beltrame, approfittando della pausa di una dipendente, si è introdotto nell’ufficio, sottraendo un telefono cellulare ed un portafoglio. Il gesto non è passato inosservato ad altri dipendenti presenti, che hanno avvertito la vittima de furto, che a sua volta ha avvisato il 113. Agli agenti giunti sul posto, la donna ha riferito che una guardia giurata in borghese, accortosi di quanto stava capitando, si era messo all’inseguimento del malfattore, dirigendosi verso corso Cavour. Poco dopo, quest’ultimo ha chiamato la sala operativa, per riferire la sua posizione, Regaste San Zeno. Gli equipaggi di volante hanno dunque  bloccato le vie di fuga e rintracciato il ladro, che ha tentato resistenza all’arresto. Sottoposto a perquisizione, gli è stato trovato il cellulare e del denaro contante asportato dagli uffici del distretto sanitario; nascosto in un calzino teneva un coltello a serramanico. Negli Uffici della Questura, il Beltrame, anziché calmarsi, ha continuato a inveire contro gli operanti e ha cercato di auto-lesionarsi, sbattendo ripetutamente il capo contro la porta della stanza in cui si trovava. In un escalation di violenza, con diversi calci ha danneggiare la porta di sicurezza e l’ha spalancata, al che è stato parzialmente placato grazie all’utilizzo dello spray antiaggressione in dotazione alle volanti e condotto a fatica nelle celle di sicurezza. Arrestato per furto e resistenza a Pubblico Ufficiale e denunciato a piede libero per il possesso di oggetti atti ad offendere e per danneggiamento, a Beltrame oggi, è stata disposta la misura della custodia cautelare in carcere, con rinvio dell’udienza al prossimo 24 luglio.

Nel pomeriggio del 25 giugno scorso, la sala operativa era stata allertata da una donna vittima, nel piazzale della stazione ferroviaria di Verona Porta Vescovo, di una rapina commessa da un cittadino extracomunitario, che era riuscito a strapparle dal collo una catenina in oro. Acquisita la descrizione dettagliata del rapinatore e diffusa la nota a tutti gli equipaggi di volante presenti sul territorio, è iniziata la ricerca. In serata, in via Campo Marzo è stato intercettato un giovane, corrispondente alla descrizione; tenuto conto della risposta vaga data dallo straniero agli operanti sul perché fosse in una zona privata e considerato che lo stesso risultava privo di documenti, è stato portato in Questura per accertamenti e qui è stato riconosciuto senza ombra di dubbio dalla vittima, nel frattempo arrivata per formalizzare la denuncia querela. La perquisizione personale non ha fatto ritrovare la collana della donna, bensì un’altra, di metallo color oro con l’anello di chiusura del gancio di sicurezza rotto. Visti gli indizi di colpevolezza a carico dello straniero e tenuto conto che lo stesso era privo di documenti e quindi facilmente irreperibile, è stato deciso il fermo di p.g. Compiutamente identificato, Fauzi Shakim, classe ’99, egiziano in Italia senza fissa dimora, privo di precedenti di polizia, è stato condotto nel carcere di Montorio. Oggi è stato convalidato dal G.I.P. il fermo e disposta la custodia cautelare.

 

 

 
 

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