Politica come mestiere

 
 

LETTERE ALLA REDAZIONE

Quando i cittadini italiani hanno iniziato a mantenere con i loro soldi Matteo Salvini, in Italia non era ancora stato allestito il primo sito internet, i Nirvana erano la band del momento, Berlusconi doveva ancora entrare in politica, e i 25enni di oggi ancora non erano nati.
Mentre gli italiani lavoravano in fabbrica o in ufficio per guadagnarsi lo stipendio a fine mese producendo qualcosa, lui scopre che per avere soldi e prestigio non deve far altro che parlare, fare sceneggiate e incitare gli italiani a odiare. E così nel 1993 arriva la prima poltrona di consigliere comunale a Milano, poltrona che manterrà ininterrottamente fino al 2018 e, a partire dal 2004, sempre in sovrapposizione ad altre poltrone.
Non sopporta il Sud perché lì, con la scusa del “tengo famiglia”, campano tutti con i soldi dello Stato.
Così per coerenza si sposa, tiene famiglia e sua moglie Fabrizia Ieluzzi viene chiamata più volte a lavorare dal Comune di Milano, amministrato dalla Lega Nord: prima dal sindaco Albertini, poi dal sindaco Moratti, tre ore al giorno, con compensi tra i 20 e i 36 mila euro annui.
Divorzia, trova un’altra compagna, Giulia Martinelli, e pure lei finisce per lavorare, su chiamata, alla Regione Lombardia a guida Lega Nord (Roberto Maroni).
Nel frattempo il nostro diventa direttore di “Radio Padania”, beneficiaria di finanziamenti pubblici. Fa il giornalista e così prende anche lo stipendio da giornalista collaboratore.
Nel 2004 entra per la prima volta nel Parlamento europeo. Seduto su quella poltrona ci resterà parecchi anni, facendosi eleggere pure al Parlamento italiano (due volte), salvo poi mollarlo dopo un giorno per tornare in Europa. In effetti l’Europa paga meglio: circa 15mila euro al mese (6.200 euro netti, più 304 euro a presenza e 4.300 euro di rimborsi).
E visto che si trova si porta in Europa il fratello di Bossi come assistente, che da esperto di idraulica, ovviamente, è lì per meritocrazia… Tutto ciò, sempre protestando contro Roma Ladrona.
A seguito di vari scandali la Lega Nord nel 2014 crolla al 4%. Salvini rischia così di rimanere senza soldi e poltrona. Allora dice di essersi sbagliato per 20 anni con la storia della Padania e del Sud parassita, ma anziché nascondersi e restituire il maltolto, si improvvisa da un giorno all’altro il più grande dei patrioti italiani: questa volta il nemico di turno non sono i meridionali, ma gli immigrati e l’Unione Europea, con lui a vestire come al solito il ruolo di difensore dal nemico che lui stesso crea. C’è chi gli crede e lo vota e lo acclama. Per non perdere occasioni, trova una nuova compagna e la sistema in Rai, facendole prendere il posto di una affermata conduttrice. Poi lei lo lascia, evidentemente il rapporto si era logorato.
E a nessuno viene da ridere al pensiero che questo straordinario attore, scambiato per politico, per giovane, per esordiente, per patriota, che manteniamo da un quarto di secolo con i nostri soldi, ora vada in giro per l’Italia a dare lezioni di patriottismo a tutti, contro quei parassiti dei richiedenti asilo che, avendo per qualche mese un tetto e un letto, in attesa che la loro richiesta sia vagliata, fanno la pacchia…

Lorenzo Dalai

 
 

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