“Pinocchio” e “Pataccaro-Picchiatello” infiammano la discussione sul Bilancio

 
 

Sboarina continua a fare il Pinocchio con le sue bugie. Ieri in Consiglio comunale per giustificare gli zero euro di sostegno alle attività commerciali in crisi e la bocciatura alla nostra proposta di destinare 10 milioni presi dall’avanzo di bilancio, ha sostenuto che nessun Comune capoluogo in Veneto ha dato soldi a fondo perduto. È una balla colossale”.

Dichiarazioni di Flavio Tosi che a supporto di quanto asserito spiega: “A Venezia, città a vocazione turistica come la nostra, Brugnaro ha già messo 16 milioni totali del bilancio comunale tra riduzioni tributarie e contributi, con il bando attualmente aperto che prevede 4,5 milioni a fondo perduto di ristoro per le attività. A Treviso Conte ha realizzato un progetto intelligente: i 200 mila euro destinati al ‘Treviso Fund’, attraverso Consorzi e istituti di credito stanno generando prestiti per le attività di 2,5 milioni di euro con appena lo 0,7% di tasso d’interesse. Un’iniziativa che dimostra capacità di fare rete e coinvolgere il tessuto cittadino. Senza dimenticare i 100 mila euro di incentivo che sempre Treviso ha messo a bando per chi apre nuove attività nei locali sfitti. Non dimentichiamo Vicenza, dove il Sindaco Rucco non solo ha ridotto la Tari del 25% a 5 mila imprese, messo 2,2 di utili di Aim in un fondo di solidarietà, ma ha stanziato 500 euro per ogni lavoratore stagionale del turismo e della ristorazione”.
Questo, sottolinea Tosi, “restando solo alle città venete sui cui Sboarina ha mentito per giustificarsi; ovviamente ci sono tantissime altre città del nord Italia che hanno messo soldi veri, da Torino a Bologna, passando per Genova e Ravenna, ma si potrebbe continuare”.

Sul tema degli aiuti a fondo perduto per le categorie economiche colpite dalla crisi, replica però il sindaco Federico Sboarina.

Quando gli amministratori pubblici fanno i pataccari succede che si scambiano lucciole per lanterne. Le affermazioni del consigliere Tosi sono solo imbrogli verbali e ha la stessa credibilità di Jerry Lewis quando faceva Picchiatello. Spaccia tutto per aiuti a fondo perduto, ma così non è. E lui lo sa bene perché altrimenti avrebbe bisogno di un amministratore di sostegno per svolgere il suo compito. Ecco la prova della sua inaffidabilità: sulla Tari tutti i Comuni capoluogo del Veneto hanno fatto la stessa cosa. I 4,5 milioni di Venezia sono il ristoro alle attività economiche legato al pagamento della Tari 2020 e finanziati con apposito trasferimento dello Stato. Vicenza ha ridotto la Tari del 25%, anche Verona ha ridotto la Tari del 25% e con i fondi propri per 2 milioni di euro destinati a attività economiche e professionali. Inoltre, come mai il consigliere non ha detto anche all’assessore Toffali che è un progetto intelligente lo stanziamento di un fondo di garanzia per erogare prestiti? Venerdì scorso l’assessore al Bilancio ha annunciato che destinerà risorse che daranno alle imprese le stesse identiche condizioni di Treviso. Quindi anche qui siamo pari. Infine, il fondo di solidarietà vicentino con gli utili Aim ha cifre simili a quelle di Verona per gli stessi scopi: nel 2020 abbiamo stanziato 1 milione in più per interventi di solidarietà oltre a quelli normalmente spesi dai Servizi sociali, a cui si aggiungono i 600 mila per sostenere le associazioni comprese quelle sportive. Come mai il consigliere si dimentica, ad esempio, del milione e 200 mila euro dati a Fondazione Arena o delle molte altre iniziative prese dal Comune di Verona per andare incontro alle categorie? Si vede che è proprio come Picchiatello, anche se continuiamo a dirle, lui non le vuole ascoltare”.

 
 

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