L’impegno finanziario complessivo del Piano ammonta ad 361 milioni di euro per complessivi 236 interventi da attivare nelle Regioni italiane al fine di contrastare il dissesto idrogeologico. Gli interventi vanno dalla sistemazione di versanti franosi, al consolidamento e alla difesa idraulica, all’azione di difesa dall’erosione delle aree costiere ed alla messa in sicurezza degli abitati interessati dal fenomeno del dissesto.

I fondi di cui al DPCM, destinati a ulteriori progetti cantierabili, vanno ad aggiungersi ai finanziamenti già erogati alle regioni attraverso il Piano stralcio sul dissesto idrogeologico. Soggetti beneficiari dello stanziamento sono i presidenti delle regioni, i commissari straordinari per gli interventi di mitigazione del rischio idrogeologico e i presidenti delle Province autonome di Trento e Bolzano. Spetterà al Ministero dell’Economia e delle finanze il compito di monitorare gli interventi.

L’importo maggiore delle risorse va alla Sicilia, con oltre 56,8 milioni per tre interventi, mentre al secondo posto si colloca il Molise con quasi 49,5 milioni per 27 interventi, ed al terzo il Piemonte con 40 milioni. Non c’è traccia di alcun stanziamento nei confronti della Regione Veneto.

Di seguito, un breve riepilogo degli interventi e gli importi su base regionale indicati nel dettaglio nell’Allegato A) – Tabella di Sintesi – e nell’Allegato B) – Elenco interventi proposti afferenti alla linea di finanziamento “Interventi per la riduzione del rischio idrogeologico e dell’erosione costiera”.

Abbiamo parlato qui di: Corte dei Conti, dissesto idrogeologico: allarme per scarso uso di risorse e inefficacia delle misure adottate.

Alberto Speciale

(Foto di copertina credit Associazione montorioveronese.it, Esondazione 16 Maggio 2013 –torrente Squaranto a Montorio)