Perini – Sinistra italiana: “il centrodestra scappa dal confronto elettorale”

 
 

“Il centrodestra governa in Veneto da trent’anni, Zaia da quindici. Eppure, nonostante un periodo largamente abbondante per realizzare tutte le loro politiche, da tempo Zaia e Salvini invocano i “tempi supplementari”, e da Palazzo Chigi sembrano trovare una sponda. Perdere il potere, evidentemente, è una prospettiva che non possono tollerare”.

Inizia così la nota di Sinistra Italiana – Comitato regionale Veneto che invoca un ritorno immediato al voto.

“Gli obiettivi di questa manovra dilatoria, giocata alle spalle di cittadini e cittadine del Veneto, sono molteplici: questo gruppo di potere deve evitare, in tutti i modi, che le evidenti contraddizioni in seno al centrodestra possano esplodere prima di aver adottato le contromisure che, evidentemente, stentano a individuare.

Accanto a questo, nel centrodestra il problema del futuro di Zaia mette sale sulla ferita. Prendere tempo, dunque, sperando che le contraddizioni si risolvano. La democrazia, tuttavia, ha altre regole. Pare assurdo dover ribadire i fondamentali: il mandato elettivo dura 5 anni, e alla scadenza i cittadini e le cittadine hanno il diritto di tornare a votare. In un sistema democratico, nessun (auto-proclamato) Doge può pensare di far durare un mandato sei mesi in più, per tagliare un nastro (Olimpiadi) o per facilitare il suo transito verso altra, comoda, poltrona.

Il Veneto non merita di essere fatto oggetto di questo opaco banchetto. Le questioni da affrontare, con la massima urgenza, sono tante e hanno bisogno di un approccio totalmente diverso da quello visto in questi anni:

– la sanità pubblica, con le sue infinite liste d’attesa e l’accesso non garantito a un numero sempre crescente di persone che non possono permettersi di spendere nel privato;

– l’ambiente, con il consumo di suolo che tocca cifre record impermeabilizzando intere porzioni di territorio ed esponendole così agli eventi climatici estremi sempre più frequenti;

– il lavoro, con il Veneto che purtroppo svetta per morti e infortuni sul lavoro e malattie professionali, in assenza di politiche realmente efficaci sull’unica forma di sicurezza di cui la destra non parla.

Esattamente come hanno fatto per i referendum su lavoro e cittadinanza, accorpati alla data del ballottaggio anziché a quella del primo turno delle amministrative, il centrodestra continua a dimostrare di aver paura della democrazia, boicottando il voto o cercando di rinviarlo”.

Chiosa finale anche del Segretario Provinciale di Sinistra Italiana Verona Luca Perini

“Il centro destra in crisi di alleanze pensa al prolungamento delle proprie poltrone e vuole scappare dal confronto elettorale. Dal contesto nazionale a quello regionale, dove il Veneto non è da meno, serve un cambiamento radicale, che affronti i veri problemi delle nostre comunità tutte: dall’emergenza salariale alle carenze dei servizi sociali e sanitari “