“In merito al caso dell’ex caserma Principe Eugenio, ora sede di diverse associazioni del territorio, rimaniamo basiti in merito alla richiesta della Fondazione Cariverona: di fatto l’intenzione è di lucrare sugli studenti cacciando i poveri, rompendo tutele ed impegni ufficialmente e pubblicamente pattuiti”.
Questo l’incipit di Luca Perini Per Sinistra Italiana Verona.
“Tale immobile, prima proprietà del Comune di Verona, poi venduto durante la Giunta Tosi a Fondazione Cariverona, rischia di diventare emblema della svendita del nostro patrimonio pubblico. La richiesta di Fondazione di rivedere gli accordi presi con il Comune per poter trasformare lo stabile da housing sociale a studentato è il primo passo per poi farlo diventare un hotel a cinque stelle? Il dubbio è legittimo, perché si tratta di un processo oramai noto, che viene da lontano, già purtroppo visto negli anni passati.
Ricordiamo tutti come finì con Interzona, associazione presente agli Ex Magazzini Generali, Ex Ghiacciaia: da fulcro della cultura musicale e teatrale cittadina con ospiti internazionali ogni weekend, ad un trasloco di locazione promesso da Fondazione ma purtroppo mai avvenuto, il tutto per far posto ora ad Eataly.
Crediamo che queste associazioni e realtà sociali, preziose per il territorio, non solo debbano essere difese ma anche valorizzate ad aiutate, certo dal Comune, ma anche dalla stessa Fondazione nel rispetto anche del suo Statuto, operando in sintonia con i reali bisogni dei cittadini e delle cittadine di Verona e dell’intera comunità, lontani da ogni tipo di speculazione immobiliare ed economica”.