“Apprendiamo che la consigliera di AmiaVr Martina Redivo analizza le performance di Amia, prendendosi meriti in merito alla crescita della raccolta differenziata nella città di Verona, illustrando obiettivi e migliorie sul servizio cittadino. Ricordiamo alla consigliera, tra l’altro non ancora insediatasi ai vertici di via Avesani, che le scelte che hanno portato a questi risultati sono grazie ai progetti voluti e realizzati dal precedente CdA di Amia guidato da Bruno Tacchella e dalla precedente amministrazione Sboarina. Le ricordiamo inoltre che, mentre lei analizza le performances e le caratteristiche innovative e strutturali dei progetti messi in campo da altri, i suoi mentori politici ed i partiti che l’hanno nominata a guidare un ente così importante e strategico per Verona si dichiaravano assolutamente contro tali scelte aziendali”.
Il capogruppo di Verona Domani Paolo Rossi e l’ex consigliere comunale Marco Zandomeneghi intervengono in merito alle dichiarazioni del membro del CdA di AmiaVr che in un’intervista ha commentato i dati in miglioramento della raccolta differenziata a Verona.
“Il consigliere Redivo ringrazi innanzitutto la precedente amministrazione ed il cda uscente per aver consegnato ai futuri vertici societari un’azienda sana, solida e con i conti in ordine e soprattutto per aver deliberato investimenti nel business plan della nuova Amia per oltre 60 milioni di euro – affermano Rossi e Zandomeneghi –
Non certamente per merito della neoconsigliera, inizierà inoltre a breve l’iter amministrativo per l’estensione dei progetti ideati ed avviati dalla precedente amministrazione. Su un’unica cosa ha ragione la consigliera, sul fatto che la raccolta differenziata sia migliorata negli ultimi anni. Da dati ufficiali emerge infatti come si sia passati dal 46% del 2013 a circa il 71,5% di oggi, nei quartieri interessati dai nuovi progetti per la raccolta dei rifiuti. Invece di prendersi meriti non suoi – concludono Rossi e Zandomeneghi – la Redivo ed i componenti del Cda di AmiaVr si adoperino immediatamente per la trasformazione societaria in house, compito per il quale sono tra l’altro remunerati con soldi di cittadini veronesi. Un ritardo di oltre 1 anno, assolutamente inaccettabile e vergognoso, che condanna la società di via Avesani ad operare da mesi senza una guida. Mentre la città affoga tra il degrado, la sporcizia dilagante in tutti i quartieri ed un servizio operativo di Amia sempre più scadente e allo sbando”.