“Potendo escludere l’azione dolosa, come pare il caso di fare, le aziende del settore che hanno a che fare con lo stesso rischio di incendi di Transeco mettono in campo una serie di azioni di prevenzione. In primo luogo agiscono sul quantitativo di rifiuti stoccati, che in particolari condizioni ambientali va mantenuto ben al di sotto del limite nominale; in secondo luogo limitano il tempo di stoccaggio, onde contenere appunto il fenomeno della fermentazione. In terzo luogo installano un sistema di monitoraggio della temperatura dei rifiuti stoccati con rilevazioni svolte a frequenza regolare, ad esempio ogni 30 minuti”.
Questo il prologo del PD-pensiero dei consiglieri comunali Elisa La Paglia, Federico Benini, Carla Padovani, Stefano Vallani.
“Lascia quindi perplessi che, malgrado i precedenti (come già ricordato questo è il terzo incendio in sette anni) l’unica azione messa in campo da un’azienda Amia come Transeco, risulti essere l’assunzione di un guardiano.
Tali mancanze e tale sottovalutazione del rischio si possono meglio comprendere solo pensando alla situazione di grave incertezza, mancanza di direttive, di prospettiva e di strategia che agita l’azienda e l’intero gruppo Agsm da ormai 10 anni. Una incertezza sfociata nell’ultimo bilancio Amia con un grave passivo economico a cui seguono purtroppo risultanti non confortanti nell’anno in corso. In questo quadro il triplo incarico del direttore Transeco Ennio Cozzolotto, che è anche condirettore Amia e procuratore speciale di DrV non aiuta a fare chiarezza.
Tra gli altri precedenti del gruppo ricordiamo, ad esempio, le spazzatrici andate a fuoco per vetustà dei macchinari stessi; l’incendio di cdr a Cà del Bue nel dicembre 2015, causato proprio dall’eccessiva concentrazione di materiale che come Pd avevamo provveduto per tempo a segnalare in Consiglio all’assessore competente; l’incendio di carta imballata sempre a Transeco.
La cattiva politica sta minando le aziende. Occorre smetterla di guardare alle partecipate come feudi da conquistare. Le aziende pubbliche sono a servizio dei cittadini non del politico di turno” – concludono i consiglieri.