PD: “Sindaco inconsistente. Agsm farà la fine del Catullo?”

 
 

Dopo le considerazioni del nostro lettore qui e qui, Elisa La Paglia, Stefano Vallani, Federico Benini e il segretari provinciale assieme al cittadino del Partito Democratico Maurizio Facincani e Luigi Ugoli, percepiscono il pericolo che Agsm possa fare la fine del Catullo, assoggettato alla controversa proprietà di SAVE, che da anni ne strozza lo sviluppo.

Di seguito la nota del quartier generale del Partito Democratico.

“Agsm ed Aim devono andare a vedere le carte di Asco Piave ma devono farlo con una strategia e una visione comune che toccherebbe a Verona costruire. Invece, ancora pochi giorni, fa il Sindaco ha nuovamente brillato per inconsistenza e impalpabilità di idee e di contenuti. Non ha voluto prendersi la responsabilità della defenestrazione di Croce e ha voluto restare sottotraccia anche sulle mosse che il gruppo sta compiendo.

Il vero rischio è che si ripeta l’enorme errore dell’aeroporto Catullo, che ha fatto entrare dalla porta di servizio un socio ingombrante come Save senza sapere che cosa avrebbe fatto il giorno dopo, e peraltro senza risolvere tutti i suoi problemi, ragion per cui oggi si trova a subire tutte le decisioni di Venezia.

Ad oggi Agsm è priva di un presidente e, di fatto, anche di un direttore generale. E’ senza un piano industriale, al collasso in un settore delicatissimo come quello dei rifiuti, discretamente indebitata: cosa potrebbe mai mettere nel piatto dell’operazione con Asco Piave se non quote di proprie società? Ecco, dobbiamo evitare che, dopo Save, anche le strategie del mercato dell’energia e dei rifiuti vengano dettate da altri per ragioni politiche. Chiediamo allora che la prossima presidenza Agsm sia nominata sulla base di precisi indirizzi da parte del Consiglio comunale e con una selezione che premi la professionalità e non solo la fedeltà politica”.

 
 

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