Patologie cerebrali, nuova tecnologia per la terapia Gamma Knife

 
 

Tempi più brevi per ogni singolo trattamento e quindi riduzione delle liste di attesa per i pazienti. La cura delle patologie cerebrali ha da oggi un significativo miglioramento dovuto all’aggiornamento tecnologico della macchina Gamma Knife, l’impianto per la radiochirurgia in grado di trattare l’encefalo e il nervo acustico attraverso radiazioni di cobalto. Si tratta di malattie cerebrali complesse per le quali l’abbattimento dei tempi di attesa rappresenta un obiettivo di fondamentale importanza. In media, ogni trattamento passa dagli attuali 90 minuti a 50 minuti, permettendo quindi di raddoppiare il numero dei pazienti sottoposti a terapia. L’aggiornamento tecnologico, per il quale l’Azienda Ospedaliera ha investito un milione di euro, è stato realizzato dal servizio Ingegneria clinica diretto dall’ing Davide Fasoli e in uso all’Unità Stereotassi di Borgo Trento diretta dal dottor Antonio Nicolato.

Come funziona la Gamma Knife. Il termine “stereotassi” si riferisce alla capacità di muoversi, di navigare nello spazio. Applicato alla neurochirurgia, indica la possibilità di erogare radiazioni ionizzanti in modo da raggiungere con estrema precisione il bersaglio prestabilito, senza danneggiare le strutture cerebrali sane circostanti e, nel caso dei trattamenti neuroradiochirurgici, senza neanche la necessità di manovre chirurgiche invasive. Praticamente, la radiochirurgia, permette di raggiungere risultati analoghi a quelli di un intervento chirurgico senza alcuna incisione o apertura del cranio.

La gestione del materiale radioattivo. Il macchinario con cui l’equipe del dottor Nicolato svolge queste operazioni è il nuovo Leksell Gamma Knife “Icon” che rappresenta la “Best Technology Available” la migliore tecnologia presente sul mercato al momento. L’aggiornamento ha portato alla totale sostituzione delle sorgenti di cobalto che alimentano le unità radianti. Il cobalto è un isotopo radioattivo che ha una durata (emivita) di circa 5/6 anni. La sostituzione dei cilindri di cobalto è un’operazione che richiede mesi di programmazione e un’estrema specializzazione del personale coinvolto, dagli ingegneri ai medici, fino al Compartimento della Polizia Stradale di Padova che ha scortato il convoglio con il carico proveniente dalla Svezia dal Brennero alla sede di Borgo Trento.

“Il livello tecnologico raggiunto consentirà ancora una volta di potenziare l’offerta a vantaggio soprattutto di quei pazienti affetti da patologie cerebrali complesse, con il conseguente abbattimento dei tempi di attesa per le terapie che rappresenta sempre un traguardo da raggiungere”, spiega il dottor Nicolato. “L’esperienza veronese nel trattamento con Gamma Knife continua ad essere un punto di riferimento europeo, infatti l’Unità Stereotassi è stata invitata a presentare i risultati della propria attività assistenziale, clinica e di ricerca, solo nel mese di ottobre, in ben tre Congressi: al 25° Congresso Europeo della Società di Gamma Knife, svoltosi a Marsiglia; al 71° Congresso Nazionale della Società Italiana di Neurochirurgia a Napoli e nel Congresso dell’Associazione dei Neurochirurghi Europei a Belgrado”.

“Con questo aggiornamento, il macchinario in dotazione alla USD Stereotassi di Borgo Trento è il migliore in uso in Italia al momento e tra i performanti in Europa per capacità radiante per seduta”, gli fa eco l’ing. Fasoli. “Siamo orgogliosi di poter offrire ai nostri medici la miglior strumentazione possibile”.

 
 

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