Paternoster promuove il nuovo indirizzo per Ca’ del Bue

 
 

“La recente decisione della Regione del Veneto di accogliere positivamente la richiesta di Agsm (con la netta inversione di rotta nella gestione dei rifiuti della nostra provincia) per il rewamping di Ca’ del Bue e’ per noi motivo di grande soddisfazione”.

Esordisce così Paolo Paternoster, che da ex presidente sia di Agsm che di Amia su Ca’ del Bue sa perfettamente quali siano le criticità:

“Gli sforzi per realizzare un termovalorizzatore nelle ‘basse’ di San Michele contrasta con le mutate esigenze ambientali e economiche. 

Un sistema che trent’anni fa era ritenuto idoneo per gestire i rifiuti oggi si rivela totalmente inadeguato. 

Le ragioni che hanno affossato il vecchio progetto vengono così riassunte: crisi economica, rinnovate metodologie di trattamento, discariche sempre più capienti ed economicamente vantaggiose per ospitare l’indifferenziato, mentalità ecologica che agevola una minore produzione di immondizia e scomparsa dei certificati verdi (contributi statali che servono per rendere competitivo il costo di smaltimento in inceneritore).

Come Lega abbiamo proposto che Ca’ del Bue venga utilizzato per il trattamento dei fanghi negli appositi digestori e per la separazione secco-umido del residuo che riduca il più possibile il conferimento alle discariche e che produca il CDR (combustibile da rifiuto), energia elettrica e Bio metano per i mezzi pubblici”.

“Tuttavia anche il Comune dovrà fare la sua parte – conclude Paternoster : annullare la decisione di Giunta del 2011 che di fatto ha causato lo stop definitivo all’incremento della raccolta differenziata è un obbligo morale. Grazie ad essa, infatti, Verona era virtuosamente a capo delle città italuane passando dal 30 al 53% in soli due anni”.

 
 

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