Passaporti, la Questura apre nuove finestre – “Nessuno resterà senza”

 
 

L’Ufficio Passaporti della Questura di Verona – in risposta alla sempre più crescente domanda dell’utenza nel fissare, tramite la c.d “Agenda Passaporti” l’appuntamento per la presentazione delle domande di rilascio dei passaporti – ha ulteriormente ampliato il calendario delle prenotazioni, fornendo quindi una maggiore disponibilità di appuntamenti giornalieri, a partire già da oggi venerdì 20 gennaio.

Ferma restando l’apertura di queste aggiuntive finestre di appuntamenti, la Questura intende rassicurare i cittadini interessati che nessuno resterà senza passaporto. Pertanto, anche qualora l’utente non dovesse comunque riuscire a trovare posto nell’Agenda Passaporti,  potrà:

–      segnalare la propria necessità attraverso il sito della Polizia di Stato www.poliziadistato.it, alla casella “Scrivici”, lasciando altresì il proprio recapito telefonico ;

– oppure, potrà contattare direttamente l’Ufficio Passaporti all’indirizzo Pec [email protected] descrivendo la propria urgenza e indicando il proprio recapito telefonico.

Resta garantito, in caso di urgenza, la stampa immediata del titolo di viaggio.

 

La Questura spiega che a determinare la situazione di congestione vi è la congiunzione non favorevole della ripresa dei flussi turistici dopo la pandemia, che ha indotto concomitantemente moltissimi cittadini ad espatriare determinando una esorbitante domanda di rilascio dei passaporti; parimenti, l’uscita della Gran Bretagna dall’Unione Europea ha reso necessario il ricorso al passaporto per viaggiare, a vario titolo, verso questa ambitissima meta.

 

Nonostante l’enorme mole di richieste, l’Ufficio Passaporti ha sempre dialogato con i cittadini, assicurando loro il rilascio in tempo utile alla partenza dei documenti di espatrio. Infatti, le contromisure adottate dalla Questura rispetto al disagio dell’utenza sono state caratterizzate via via dall’operatività di tutte le postazioni di sportello per l’acquisizione delle istanze con un parallelo sovraccarico di lavoro che comunque ha sempre garantito il diritto di mobilità delle persone, senza lungaggini nei tempi di consegna dei passaporti.

 
 

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