Nei primi tre mesi del 2022 la produzione a Verona aumenta del 5,2%, superando le previsioni che la davano a +3,7%. In linea anche le previsioni per il secondo trimestre che segnano un incremento del 5,7%.
Avanzano spedite le vendite, che continuano a crescere a ritmi molto sostenuti. In particolare, l’export registra aumenti a doppia cifra, sia per la componente europea (+13,9%) che per quella extra-ue (+11,4%), superando i valori raggiunti nel 4° trimestre del 2021. Bene anche le vendite nazionali (+7,5%).
Boom per gli ordini, che salgono del 13,4% sorprendendo alla luce delle previsioni che non superavano il 5% (ordini IT +4,7%; ordini ES +3,3%). L’85% delle aziende dichiara prospettive di lavoro a medio e lungo termine (77% nella scorsa rilevazione).
Il contesto e lo scenario internazionale iniziano a lasciare qualche piccolo segnale.
In particolare, si registra un peggioramento della situazione per i pagamenti, raddoppia rispetto allo scorso trimestre il numero delle imprese che ne segnala un ritardo e diminuiscono le imprese che segnalano una liquidità buona o normale (87%).
Prosegue il trend rialzista dei prezzi delle materie prime, che sta colpendo anche le imprese veronesi con un aumento del 23,3% (superiore a quello registrato a fine 2021 che era pari a +16%). I rincari vengono assorbiti in gran parte dalle imprese, i prezzi dei prodotti finiti infatti crescono in misura più contenuta (+11%).
Infine è in lieve diminuzione il numero di imprese che dichiara una produzione in aumento (56%)
Fatturato in aumento per il 60% delle imprese di servizi, in rallentamento rispetto alla precedente rilevazione.