Il paradosso del videoclip si svela a Verona

 
 

Video killed the radio star? Da quell’1 agosto 1981, allorchè il videoclip del brano dei Buggles, diretto dal Russel Mulcahy, andò in onda per inaugurare le trasmissioni della mitica MTV, di note e immagini ne sono passate: ora possiamo, a ragion veduta, rispondere “no” e registrare il cammino di pari passo compiuto dai due media, radio e tv, nel diffondere sempre e comunque la musica. Un cammino che si è fatto storia e che, con focus su Verona – location di numerosi e importanti videoclip del panorama italiano – è oggetto del libro presentato giovedì 23 febbraio al Centro Audiovisivi della  Biblioteca Civica di Verona (ore 17.00-19.00):  “Il Paradosso del Videoclip” (Betelgeuse edizioni), scritto da Carlo Tombola, regista veronese e docente all’Accademia di Belle Arti di Brera, di Venezia e di Verona. Si tratta, spiega l’Autore, di “un manuale che, in forma diaristica, racconta e documenta il percorso e l’evoluzione negli anni del videoclip musicale in Italia, dalla nascita di Match Music – atipica realtà televisiva nata a Verona negli anni ’90 – fino agli ultimi sviluppi nell’era dei social network“.

L’incontro sarà occasione per illustrare anche il progetto Run Academy, innovativa masterclass organizzata dallo stesso Tombola e dal collega Gaetano Morbioli, prima vera scuola in Italia dedicata al videoclip, che darà modo a giovani videomakers e professionisti di ottenere una formazione specifica e specializzante, unica nel mercato dell’audiovisivo musicale.

Presente alla serata, moderata da Tombola e Morbioli, il gruppo veronese Seta, che si esibirà in un live acustico (http://www.setaofficial.com); in sala anche i ragazzi protagonisti dell’ultima edizione della Run Academy, tra cui gli Endless Harmony, altra band veronese che si è prestata alla realizzazione di quattro videoclip.

Per i Seta, Tombola ha diretto di recente  “Vibrazioni Sterili”, nuovo singolo estratto dall’album “Stupide abitudini”, creando un video interattivo a 360°, esperimento innovativo che ha coinvolto gli studenti del corso di Nuove Tecnologie per L’arte dell’Accademia di Belle Arti di Venezia e che è stato raccontato lo scorso settembre, sempre nella Biblioteca Civica di Verona.

 
 
Classe 1964. Ariete. Marito e padre. Lavoro come responsabile amministrativo e finanziario in una società privata di Verona. Sono persona curiosa ed amante della trasparenza. Caparbio e tenace. Lettore. Pensatore. Sognatore. Da poco anche narratore di fatti e costumi che accadono o che potrebbero accadere nella nostra città. Ex triatleta in attesa di un radioso ritorno allo sport.

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