Otto marzo, l’agricoltura è rosa

 
 

«Il ruolo delle donne nelle imprese agricole veronesi – evidenzia Chiara Recchia, responsabile di Donne Impresa Verona – è sempre più rilevante: negli ultimi anni, le imprenditrici agricole hanno registrato numeri in crescita, e sono proprio le “imprese in rosa” quelle ad avere i successi maggiori sul fronte della multifunzionalità e dell’innovazione, dall’agriturismo alle fattorie didattiche e sociali, dalla gestione di aziende vitivinicole e olivicole alla coltivazione di semi antichi».

Nella provincia veronese come in tutta l’Italia, le imprenditrici agricole di Coldiretti rappresentano circa il 30% della base sociale a dimostrazione che le donne hanno ripreso in mano la campagna magari dei genitori o del marito, altre hanno deciso di cambiare mestiere e di dedicarsi alla terra. L’approccio a questa scelta professionale quindi non avviene più per destino ma per convinzione, indipendentemente dall’età, tanto che più di un’azienda agricola su quattro è guidata da donne.

Nell’attività imprenditoriale agricola le donne – evidenzia la Coldiretti – hanno dimostrato capacità di coniugare la sfida con il mercato e il rispetto dell’ambiente, la tutela della qualità della vita, l’attenzione al sociale, a contatto con la natura assieme alla valorizzazione dei prodotti tipici locali e della biodiversità. Importante anche la “quota giovane” con oltre il 10% delle aziende femminili guidate da ragazze under 35 che hanno puntato sull’uso quotidiano della tecnologia per organizzare sia il lavoro che lo studio, magari usando lo smartphone per gestire on line acquisti dell’aziende vitivinicole e prenotazioni in agriturismo.

Le donne sono anche promotrici di iniziative riguardanti l’educazione alimentare nelle scuole. «Da anni – aggiunge Chiara Recchia – realizziamo progetti rivolti alle nuove generazioni per sensibilizzarle alle buone abitudini dell’alimentazione, della stagionalità dei prodotti, del consumo a kilometro zero nonché del rispetto per l’ambiente. In questo modo è possibile diffondere anche alle famiglie una cultura che renda le persone più consapevoli e responsabili degli stili di vita sani». «Riuscire a coniugare in forma responsabile attività produttiva e servizi alla persona, visione imprenditoriale e progetti di filiera, ragioni private e bene comune è il progetto ambizioso che Coldiretti sta contribuendo a realizzare, mettendo a sistema le esperienze delle imprenditrici agricole sul territorio italiano», conclude Recchia.

 
 

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