Opportunità nascoste, “caccia diretta” e resume: la ricerca del lavoro ha nuove regole

 
 

In un mercato del lavoro in continua evoluzione, chi è alla ricerca di una nuova occupazione sa di dover mettere in conto un’elevata adattabilità insieme ad una mentalità aperta verso nuovi approcci.

Se una volta, le opportunità di impiego transitavano sostanzialmente tramite annuncio di lavoro o passaparola, oggi le dinamiche che caratterizzano i processi di ricerca e selezione delle aziende prevedono l’utilizzo di canali differenti, spesso in modalità integrata. Che, per chi aspira ad un cambiamento professionale, significa meno annunci online da consultare ed un maggiore impegno nel farsi trovare pronti e ben visibili. 

Ma pronti e visibili per chi, cosa? E soprattutto, come? Oggi, recruiter e head hunter prediligono la “caccia diretta” al vecchio annuncio di lavoro per scovare profili interessati da presentare alle varie aziende clienti in cerca di personale. In pratica, è il lavoro che viene a cercare te, ma tu devi farti trovare preparato. Sì, ma come? Innanzitutto, gestendo con regolarità un profilo LinkedIn ottimamente strutturato e ingaggiante. Già, non esiste vetrina migliore di LinkedIn per promuoversi nell’ambito del proprio settore professionale. È lì che ogni giorno che migliaia di profili vengono analizzati in maniera anonima da chi si occupa di ricerca e selezione. È lì che si confrontano le tue skills con quelle ricercate.

Ce lo conferma anche Silvia NataleHead Hunter & Consulente di Carriera, di recente nominata LinkedIn Top Voice Lavoro 2023: “Avendo l’opportunità di lavorare su entrambi i fronti – quello del reclutamento di personale qualificato e quello del supporto alle persone in cerca di lavoro – posso confermare senza paura di smentite che ciò che farà la differenza sarà la capacità del candidato di rendersi appetibile agli occhi delle aziende attraverso la definizione di una propria strategia di ricerca che non può prescindere da un’ottimizzazione dei propri strumenti di candidatura e comunicazione. Bilancio delle Competenze, Curriculum, Lettera di Presentazione, Profilo LinkedIn, Storytelling: sono tutti elementi a cui dedicare la massima cura e attenzione, sempre con uno sguardo alla eventuale spendibilità trasversale del proprio profilo”.

Tutti suggerimenti decisamente utili anche per chi osa proporsi direttamente all’azienda dei sogni, autocandidandosi via e-mail. “Anche in questo caso– spiega Silvia Natalefondatrice dell’omonimo brand e di CV Start – occorre definire a monte un piano d’azione che ci consenta di far arrivare il nostro cv all’attenzione di chi gestisce processi di selezione. Un cv, per altro, che molti danno per morto e che invece gode di ottima salute, in quanto capace di rinnovarsi e adattarsi ai tempi”. 

Ma come si scrive, quindi, un cv efficace? Silvia Natale non ha dubbi: “Il futuro del cv è il resumesua declinazione super compatta e tanto amata dai recruiterSe in una sola pagina, infatti, riuscissimo a sintetizzare, con uno stile di comunicazione in linea con la nostra immagine professionale, un racconto del nostro percorso di carriera, le competenze tecniche e trasversali acquisite negli anni, successi e progetti rilevanti e le esperienze più significative, beh… ogni nostra candidatura sarebbe certamente avvantaggiata”. 

Se è vero che la maggior parte dei cv è ancora mal redatta e zeppa di sbavature, presentarsi bene con strumenti adeguati, snelli e moderni diventa il primo ed imprescindibile passo per marcare la differenza. Il resto lo faranno le competenze e magari, anche un po’ di fortuna.

 
 

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