Operazione per scoprire chi importa latte invece di consumare quello italiano

 
 

Soddisfazione per Coldiretti Veneto e Verona circa la decisione assunta dall’Assessore regionale all’agricoltura, Giuseppe Pan, di scrivere al Ministero della Sanità per chiedere i dati inerenti i flussi in entrata di latte dall’estero con i relativi destinatari in Veneto.

“Bisogna mettere in atto tutte le azioni per accedere ai dati e ai nominativi delle industrie di trasformazione che in piena emergenza da coronavirus continuano ad importare dall’estero latte e cagliate – commenta il presidente di Coldiretti Veneto e Verona Daniele Salvagno – e annunciano riduzioni di prezzo del latte alla stalla dei nostri allevatori con la scusa della sovrapproduzione, mettendo in ginocchio la zootecnia veneta”.

“Tutti i trasformatori che continuano con questi comportamenti – denuncia Salvagno – non sono amici degli agricoltori veneti”. Garantire la trasparenza è un atto dovuto verso più di 3mila aziende zootecniche che lavorano 12milioni di quintali l’anno in Veneto, e più di 800 stalle, che producono oltre 3 milioni di quintali l’anno di latte nel Veronese.

Coldiretti ricorda che ogni giorno 5,7 milioni di litri di latte straniero attraversano le frontiere e invadono l’Italia con cisterna o cagliate congelate low cost di dubbia qualità. Bisogna fermare qualsiasi tentativo di speculazione sui generi alimentari di prima necessità come il latte che – sottolinea la Coldiretti – nell’ultima settimana di rilevazione sui consumi ha registrato un balzo del 47% degli acquisti da parte delle famiglie, sulla base dei dati IRI che evidenziano anche l’aumento degli acquisti di formaggi, dalla mozzarella (+35%) al Grana Padano e Parmigiano Reggiano (+38%).

 
 

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