Operazione “Estate Sicura”: la Polizia di Stato controlla a tappeto la città

 
 

Sono 786 equipaggi, pari a 1906 dipendenti, quelli messi in campo dalla Polizia di Stato nell’ambito della terza fase dell’operazione ad alto impatto denominata “Estate Sicura 2018”.

L’iniziativa effettuata dal 7 al 9 agosto, ha coinvolto più di 20 città italiane ed è stata coordinata dal Servizio controllo del territorio della Direzione Centrale Anticrimine del Dipartimento di Pubblica Sicurezza presso il Ministero dell’Interno, con lo scopo di aumentare i controlli nel periodo estivo, quando si acuisce il fenomeno dei furti in appartamento, specie nelle grandi città che si spopolano, e si ripropone l’esigenza di una forte azione di contrasto ai reati predatori, intensificando i servizi di prevenzione e repressione.

Anche il territorio veronese è stato interessato con un importante sforzo da parte del Questore di Verona che ha messo in campo 26 equipaggi, pari a 58 uomini delle Volanti, della Squadra Mobile, della Polizia Scientifica e del Reparto Prevenzione Crimine di Padova.
A sostegno del dispositivo anche diversi equipaggi della Polizia Stradale della Sezione di Verona Sud.

I controlli hanno avuto inizio alle 6.00 del 7 agosto e si sono protratti fino a tarda notte del 9 agosto. L’attività svolta ha consentito di identificare e controllare 528 persone, di cui 289 extracomunitarie e 301 pregiudicate.

Il sistema mercurio ha permesso di sottoporre all’occhio elettronico 7.703 veicoli sui 7.960 complessivamente controllati, di questi 1 è stato sequestrato e ben 34 contravvenzionati.

5 persone sono state segnalate. tra queste anche 2 marocchini per violazione di domicilio, un nigeriano e un ghanese per resistenza e minaccia a pubblico ufficiale ed un richiedente asilo per detenzione di sostanza stupefacente a fine spaccio a seguito di rinvenimento di 23 grammi di marijuana suddivisa in 5 involucri.

Sono stati altresì accompagnati in sede 5 marocchini, 4 nigeriani e un ghanese per finalità identificative ai sensi dell’art. 11 d.l. 59/1978 e per notificare alcuni rintracci.

Alcuni di essi sono stati messi a disposizione dell’Ufficio Immigrazione della Questura di Verona per sviluppare in modo compiuto la loro posizione sul territorio nazionale.

Un marocchino pluripregiudicato è stato accompagnato presso il Centro di permanenza per il rimpatrio di Bari ed un suo connazionale è stato espulso con provvedimento del Prefetto di Verona, con contestuale ordine di allontanamento dal territorio nazionale da parte del Questore entro 7 giorni.

Nel corso di tale operazione, la Divisione Anticrimine invece ha predisposto tre misure di prevenzione e nello specifico, due avvisi orali a due noti italiani pluripregiudicati per reati contro il patrimonio ed una sorveglianza speciale per un marocchino gravato da precedenti per droga e reati contro la persona.

 
 

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