Ondate di calore e concreto rischio per la salute

 
 

Temperature in aumento fino ai 36 gradi. Da oggi, solstizio d’estate, in base ai dati diffusi dalla Protezione civile, un caldo estivo che proseguirà anche nei prossimi giorni con una prima grande ondata di calore.

Una situazione potenzialmente a rischio, soprattutto per la popolazione più anziana.

Ondate di calore. Si verificano quando si registrano temperature molto elevate per più giorni consecutivi, spesso associate a tassi elevati di umidità, forte irraggiamento solare e assenza di ventilazione. Queste condizioni climatiche possono rappresentare un rischio per la salute della popolazione.

Chi rischia di più. Condizioni di caldo estremo rappresentano un rischio per la salute soprattutto in sottogruppi di popolazione caratterizzati da una limitata capacità di termoregolazione fisiologica o ridotta possibilità di mettere in atto comportamenti protettivi.
Le persone vulnerabili al caldo, a causa di fattori clinici, ambientali e socio-economici, pertanto, vanno tutelate e monitorate durante le ondate di calore.

Tra le categorie più a rischio: persone anziane, neonati e bambini, donne in gravidanza, persone con malattie croniche (malattie cardiovascolari, diabete, insufficienza renale, morbo di Parkinson etc.).

Bastano una serie di semplici abitudini comportamentali e misure di prevenzione che possono contribuire a ridurre notevolmente le conseguenze nocive delle ondate di calore. 
Tra queste, non uscire nelle ore più calde. Durante un’ondata di calore, evitare l’esposizione diretta al sole nelle ore più calde della giornata, tra le 11 e le 18. Bere molta acqua e mangiare frutta fresca è una misura essenziale per contrastare gli effetti del caldo. Soprattutto per gli anziani è necessario bere anche se non si sente lo stimolo della sete. Moderare l’assunzione di bevande contenenti caffeina, evitare gli alcolici.
Ancora, evitare l’esercizio fisico nelle ore più calde della giornata. Dare molta acqua fresca agli animali domestici e lasciarla in una zona ombreggiata.

I rischi per la salute. Un’esposizione prolungata a temperature elevate può provocare disturbi lievi, come crampi, svenimenti, edemi, o di maggiore gravità, come congestione, colpo di calore, disidratazione. Condizioni di caldo estreme, inoltre, possono determinare un aggravamento delle condizioni di salute di persone con patologie croniche preesistenti.

Tutte le informazioni sul sito del Comune di Verona.

 
 

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