Onda d’urto 5 Stelle per eliminare ingaggi di presunti molestatori in Arena

 
 

La lingua batte dove il dente duole. Si potrebbe riassumere così la vicenda delle presunte Agenzie che imperverserebbero oltre che nel Teatro Regio di Torino, dove è già stata aperta un’inchiesta, anche a Verona, nell’incantevole cornice areniana.

Così, ecco che dopo l’interrogazione della deputata Businarolo, ne avanza un’altra, a firma Vanin, Montevecchi, Trentacoste, D’Angelo, Lannutti e Donno, che stigmatizzano alcune dinamiche per niente opportune.

In particolar modo, il dito è puntato sugli ingaggi di Placido Domingo, accusato di “condotta sistematica di abusi sessuali e di potere”, molestie che lui stesso ha peraltro confermato e per le quali si è scusato pubblicamente con le vittime (come riportato da “il Fatto Quotidiano” il 26 febbraio 2020). Proprio per tali comportamenti Domingo è stato allontanato dall’Opera di Los Angeles mentre i teatri della sua stessa patria lo hanno definito “ininvitabile”;

principali teatri del mondo che hanno deciso di cancellare dai loro cartelloni gli spettacoli del celebre tenore tranne che all’Arena di Verona, così come al Maggio fiorentino, dove il cantante risulta ad oggi ingaggiato.

Da un altro articolo del 26 luglio 2018, pubblicato sul “Washington Post”, si apprende invece che il direttore d’orchestra Daniele Gatti sia stato denunciato da due soprano per fatti risalenti agli anni ’90 e sia quindi stato licenziato per condotta inopportuna dalla direzione della Royal concertgebouw orchestra di Amsterdam. Pur respingendo le accuse, dopo l’articolo del “Washington Post” il maestro Gatti si sarebbe scusato con “tutte le donne che ho incontrato in tutta la mia vita”, specialmente coloro che credevano di non essere state trattate con il rispetto e la dignità che meritavano (come apparso su “la Repubblica” on line il 2 agosto 2018).

Da ultimo, la stampa (“New York Post”) ha reso pubblico anche il caso di James Levin, direttore al Metropolitan opera house di New York per 41 anni consecutivi, accusato di pedofilia e per questo allontanato;

Dati di fatto che spingono i deputati del Movimento 5 Stelle a voler accendere un faro sulle vicende che poco hanno a che vedere con lo spettacolo lirico ma che rischiano di macchiarlo invariabilmente, concentrandosi in particolare modo sulla Fondazione Arena della Sovrintendente Cecilia Gasdia, del Direttore Generale Gianfranco De Cesaris e del Presidente del Consiglio d’Indirizzo Federico Sboarina, mediante una serie di interrogazioni al Ministro Franceschini, su “vicende che interessano tre uomini dello spettacolo che con la loro presenza creano imbarazzo nella lettura dei cartelloni di prestigiose istituzioni italiane“.

 
 

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