Omicidio di Mirabile Corradina, arrestato il presunto responsabile

 
 

Il Delitto di Mirabile Corradina potrebbe essere ad un punto di svolta. Ma ripercorriamo quanto accaduto.

IL FATTO
Il 19 ottobre 2015, alle ore 23.00, personale sanitario del numero di emergenza 118 rivolgeva alla Compagnia Carabinieri di San Bonifacio richiesta di intervento di una pattuglia di Carabinieri presso l’area ospedaliera di quel centro.

L’equipaggio prontamente intervenuto constatava la presenza di personale sanitario del nosocomio di San Bonifacio impegnato nel tentativo, risultato vano, di rianimare il corpo di una donna che presentava una profonda lacerazione alla gamba sinistra e precisamente in prossimità dell’arteria femorale.

La donna veniva identificata in MIRABILE Corradina, 39enne residente a Noto, appartenente alla comunità nomade denominata “Camminanti di Noto”; quella sera era accampata in Località Albaron di San Bonifacio unitamente alla propria famiglia e ad altre carovane.

L’INDAGINE
Immediatamente dopo il rinvenimento del cadavere della donna i Carabinieri di San Bonifacio effettuarono delle ricognizioni nei luoghi ove i gruppi nomadi erano soliti accamparsi. Presso la zona industriale di San Bonifacio veniva rinvenuto il luogo teatro del delitto. Al momento dell’intervento i militari sorpresero parte della comunità nomade intenta a lasciare precipitosamente quel luogo con camper e roulotte.

L’attività investigativa, sviluppata dal Nucleo Investigativo di Verona, portava a ritenere che la ferita mortale della donna non fosse di origine accidentale, come inizialmente riferito dai propri familiari presenti nel campo nomadi, bensì causata da un accoltellamento. Si è sviluppata una complessa attività d’indagine, sia tecnica che tradizionale.

L’attività investigativa ha permesso di stabilire che la ferita della donna non era da attribuire ad un incidente domestico, come inizialmente riferito da alcuni testimoni accampati insieme alla vittima, ma dovuta ad un colpo che le era stato inferto con un’arma da taglio da un componente del gruppo nomade che in quel momento stava furiosamente litigando con un altro nomade per futili motivi.

Le indagini condotte dal Nucleo Investigativo del Comando Provinciale Carabinieri di Verona, e coordinate dal dott. Giuseppe PIGHI, Pubblico Ministero della Procura della Repubblica di Verona, hanno permesso di stabilire che ad accoltellare MIRABILE Corradina era stato suo fratello MIRABILE Salvatore, 43 enne, anch’egli residente a Noto.

L’indagine è stata particolarmente difficile, caratterizzata dalla diffusa omertà dei componenti della comunità nomade, nonché da innumerevoli tentativi dei familiari della vittima di collocare le cause della morte della donna in un contesto diverso da quello dell’accoltellamento volontario.

I Carabinieri del Nucleo Investigativo di Verona hanno ricostruito nel dettaglio la giornata del 19 ottobre 2015, ed hanno accertato che unico responsabile del decesso della MIRABILE Corradina era suo fratello Salvatore.

L’evento delittuoso è avvenuto nel corso di una riunione conviviale tra appartenenti alla Comunità nomade, giunti quella sera a San Bonifacio anche da altre regioni. Alcuni componenti, dopo avere mangiato e bevuto, hanno iniziato a litigare furiosamente tra loro e l’epilogo è stato tragico.

La donna, infatti, verosimilmente intervenuta per placare gli animi, veniva attinta da una coltellata che ne aveva causato il decesso per emorragia. Il Pubblico Ministero dott. Giuseppe Pighi, all’esito dell’attività d’indagine, ha richiesto ed ottenuto dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Verona -dott. Raffaele Ferraro- l’emissione di una misura cautelare della custodia in carcere a carico di MIRABILE Salvatore per il reato di omicidio preterintenzionale.

Il 23 ottobre 2017 MIRABILE Salvatore è stato rintracciato ad Isola della Scala da militari del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Verona ed è stato tratto in arresto. Attualmente è ristretto presso la Casa Circondariale di Verona-Montorio a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

 
 
Davide Caldelli
Sono di Verona, nato il 15 gennaio, quindi Capricorno. Ho un temperamento deciso ma anche la giusta allegria per le origini senesi del nonno paterno. Ho una laurea magistrale in editoria e giornalismo conseguita con il massimo dei voti. Iscritto All’ODG del Veneto, nel tempo libero sono istruttore minibasket a Lugagnano. Scrivo per il Corriere dello Sport. Credo neello sport per tutti. Nel 2014 la mia passione mi ha portato a Sochi per seguire i Giochi Paralimpici Invernali. Amo il Teatro: Shakespeare in particolare. Mi piace il nuoto e quando posso vado in mountain bike. Sono sincero: dico sempre quello che penso. Sempre di corsa ma mi piace così.

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