Ombre su assunzione direttore dei Musei civici, Ferrari: “Sollevai dubbi”

 
 

L’assessore Tommaso Ferrari interviene in merito alla pubblicazione della notizia dell’acquisizione ieri in Comune da parte della Guardia di Finanza di documentazione sulla selezione pubblica effettuata la scorsa primavera per il nuovo direttore dei Musei civici e sul che fatto che dubbi sulle procedure adottate erano stati da lui sollevati, attraverso due interrogazioni, in veste di consigliere comunale nella precedente amministrazione.

“La mia interpellanza non aveva nulla di personale e non sollevava dubbi sulla legittimità e correttezza del concorso, semmai si interrogava sulla scelta delle modalità, quindi era di natura politica. – sottolinea l’assessore Tommaso Ferrari –. Avevo ritenuto giusto sollevare dei dubbi sul bando di selezione pubblica parchè ritenevo che non fosse orientato ad attrarre una vasta platea di concorrenti qualificati provenienti anche da fuori città. Anzi, alcuni dei requisiti richiesti sembravano impostati su misura, proprio per restringere la possibilità di candidature esterne. Oltre al fatto che non era chiaro quali azioni il Comune avesse intrapreso per dare la massima visibilità nazionale ed internazionale ad un bando di grande importanza per il futuro della cultura e dell’arte veronese.
Del resto nel nostro Paese è sempre più diffusa la tendenza di assegnare incarichi a tempo determinato triennali o quadriennali, per garantire l’avvicendarsi di figure di questo livello. Quindi ribadisco che si era trattato di una interpellanza fatta ne sulla professionista Francesca Rossi ne su alcuna scorrettezza, ma semmai sul metodo”.

 
 

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