Obiettivo promuovere la consapevolezza su buone pratiche contro l’abuso di alcol

 
 

È stato presentato oggi a Verona “Bevi Responsabilmente”, il progetto nato nel 2021 dall’intesa tra FIPE-Confcommercio, la Federazione italiana Pubblici Esercizi, e l’Associazione Nazionale Magistrati, per diffondere la cultura del divertimento sano e responsabile. Da marzo 2023 il progetto ha il patrocinio della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome.

Al convegno di presentazione, che si è svolto oggi alle 15.30 nella sala Arazzi del Comune di Verona,  hanno portato i loro saluti ii presidente Fipe Confcommercio Verona e Veneto Paolo Artelio e l’assessora comunale alla sicurezza Stefania Zivelonghi; il focus sull’evento è stato quindi curato da Carola Musio, giudice al Tribunale di Verona e Francesco Rebuffat, dell’area Legale, Legislativa e Tributaria di Fipe. A seguire, moderati dal segretario di Fipe Verona Paolo Caldana, si sono succeduti gli interventi di Lucrezia Loizzo, viceprefetto vicario di Verona; Roberto Massucci, Questore di Verona; Francesco Novi comandante provinciale dei Carabinieri; Diletta Marmo, della Guardia di Finanza di Verona; Adriano Valerio, direttore SUEM 118 Verona; Luigi Altamura, comandante della Polizia Locale scaligera.

L’iniziativa mira a favorire un vero e proprio patto tra associazioni, istituzioni e imprese dei Pubblici Esercizi per sensibilizzare clienti e gestori dei locali sulle buone pratiche legate al consumo di alcol, come ad esempio:

1. Mangiare quando si beve – perché l’alcol viene metabolizzato meglio

2. Prediligere Esercizi che servono alcolici di qualità – affidarsi a professionisti del settore

3. Bere meno e bere meglio

4. Frequentare locali il cui personale è formato – perché in caso di necessità sapranno come intervenire

5. Meglio consumare alcolici all’interno dei locali e dei dehors, tra l’altro aiuterà a mantenere strade e piazze pulite

6. Nei locali si è più sicuri e si può chiedere l’etilometro

7. Non favorire l’abusivismo – per stare dalla parte della qualità e del buon vivere

Con questo progetto itinerante, FIPE ha voluto affiancare le Amministrazioni locali per diffondere una cultura del bere consapevole e responsabile tra i più giovani (e non solo) e per far sì che i Pubblici Esercizi rappresentino veri e propri presidi di legalità.

‘Bevi responsabilmente’ promuove la cultura per un divertimento responsabile e moderato e punta a diffondere una serie di buone pratiche da adottare per limitare e prevenire le smoderatezze dovute al consumo eccessivo di alcol.

“Con Bevi Responsabilmente vogliamo dare una risposta concreta al fenomeno della malamovida”, ha detto nel suo intervento Artelio. “La vera sfida è quella di pensare regolamentazioni ad hoc in ciascuna città italiana per contrastare l’abusivismo commerciale, la diffusione di alcol a basso costo, il dilagare del degrado urbano. Ma anche, e soprattutto, tutelare la salute dei ragazzi e garantire la sicurezza delle nostre città. Un obiettivo comune che possiamo raggiungere privilegiando politiche volte a ribadire che il consumo delle bevande alcoliche deve avvenire all’interno dei Pubblici Esercizi, che presidiano il territorio e i cui gestori hanno la professionalità e gli strumenti per prevenire problemi e fenomeni estremi”.

“Bevi responsabilmente – ha aggiunto Artelio – promuove la cultura per un divertimento responsabile e moderato e punta a diffondere una serie di buone pratiche da adottare per limitare e prevenire le smoderatezze dovute al consumo eccessivo di alcol. L’attenzione dei Pubblici Esercizi, che nella stragrande maggioranza dei casi sono gestiti in modo responsabile, deve essere massima, affinché si arginino comportamenti pericolosi e dannosi per le persone e la società. Riteniamo che serva una sempre maggiore informazione e formazione abbinata alla lotta all’abusivismo commerciale per diffondere legalità e consapevolezza”.

“La situazione nel Comune di Verona e in provincia di Verona è migliore che in molti altri contesti – ha concluso Artelio – ma occorre tenere la guardia alta per contrastare la cultura dello sballo e tutti quei fenomeni che rischiano di minare la buona convivenza, soprattutto nei periodi dell’anno in cui alcuni territori vengono presi d’assalto dai turisti”.

 
 

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