Obbligo pagamenti tramite Pos. “Ridurre costi e commissioni per esercenti”

 
 

Da domani negozianti, artigiani e studi professionali che non permetteranno ai clienti i pagamenti tramite Pos potranno essere multati: scattano infatti le regole previste dall’ultimo decreto Pnrr che stabiliscono, per chi rifiuta il pagamento elettronico, una sanzione di 30 euro aumentata del 4% del valore della transazione.

Ma Confcommercio Verona non ci sta: “Quello delle sanzioni non è il modo migliore per incentivare l’utilizzo della moneta elettronica, il cui impiego negli ultimi anni si è peraltro sviluppato in modo notevole”, fa presente il direttore generale Nicola Dal Dosso. “Occorre intervenire invece sulla riduzione dei costi a carico di consumatori ed imprese, stimolando lo strumento del credito d’imposta sulle commissioni pagate dall’esercente e introducendo una zona franca per i cosiddetti micropagamenti”.

Il numero di transazioni con carte di debito, di credito e prepagate in Italia è elevato, con una crescita, nell’ultimo quinquennio, del 120%; sono oltre 4 milioni i Pos installati e attivi presso le attività commerciali e di servizi. Ora, per Confcommercio, va fatto di più per modernizzare ulteriormente il processo rendendolo più efficiente e meno oneroso.

 
 

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